Una delegazione emiliano-romagnola di imprese e partner istituzionali volerà nel paese del Dragone per consolidare l'agroalimentare regionale sul mercato cinese, alla ricerca di opportunità economiche e di sviluppo, oltre che puntare al rafforzamento delle alleanze nei processi di innovazione e sviluppo delle relazioni politico-commerciali.
Temi fondamentali saranno poi il confronto sulla sicurezza alimentare, sulla tutela dei prodotti di origine controllata e i modelli di sviluppo sostenibili legati ai cicli produttivi dell'agrifood.
"Quello cinese è un grande mercato in crescita - ha ricordato durante la presentazione il presidente della regione Stefano Bonaccini - fondamentale per quell'internazionalizzazione delle imprese che rappresenta una leva fondamentale per la crescita. In termini di ricerca e innovazione stiamo creando sempre di più le condizioni perché le nostre aziende si aprano ai mercati internazionali e la missione in Cina, dopo quella che realizzammo lo scorso anno a New York, dove le nostre eccellenze agroalimentari conquistarono la scena, è un'altra opportunità che mettiamo in campo. Sarà poi importante discutere di come tutelare i nostri prodotti e la sicurezza alimentare anche in ambito World food forum".
"La nostra è un'agricoltura di qualità, così come l'intero comparto del food emiliano-romagnolo - ha poi sottolineato l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli - settori che con le loro eccellenze hanno la possibilità di consolidarsi anche in Cina. Per noi rimangono centrali i temi dell'innovazione e di uno sviluppo più equo, legato alla tutela ambientale e all'esigenza di nutrire tutte le popolazioni. Argomenti che saranno al centro del confronto della sessione Asia del World food research and innovation forum, il progetto internazionale di dialogo e confronto sui temi della ricerca, della sostenibilità e della sicurezza nel settore agroalimentare, che come regione abbiamo lanciato in occasione di Expo".
Dal punto di vista dei numeri, il mercato cinese è potenzialmente molto attraente. Nel primo trimestre 2017 l'export agroalimentare regionale in Cina è cresciuto dell'8%, con una domanda in aumento per i cibi sicuri. La recente riduzione dei dazi sui prodotti di alta qualità, come il vino, ha poi aperto enormi spazi commerciali soprattutto per le specialità alimentari a marchio Dop e Igp. Infine, grazie a un recente accordo tra Ue e Cina, cento Dop e Igp europee godranno del pieno riconoscimento e tutela in Cina. Quattro sono emiliano-romagnoli: il Prosciutto di Parma Dop, il Parmigiano Reggiano Dop, l'Aceto balsamico di Modena Igp e il Grana Padano Dop.
La spedizione in Cina riguarderà quattro segmenti fondamentali. In primis la partecipazione alle attività promozionali e di valorizzazione del food&wine di qualità nell'ambito della settimana della cucina italiana nel mondo, l'organizzazione della sessione Asia del World food research&innovation forum, la promozione del sistema fieristico regionale grazie allo svolgimento in contemporanea del Mac Fruit Attraction China e la presentazione delle edizioni 2018 di Macfrut e Cibus.
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Fonte: Regione Emilia Romagna