Le misure che hanno beneficiato dell'ulteriore finanziamento fanno riguardano i pacchetti giovani, l'agricoltura biologica, la conservazione del patrimonio genetico e la tutela delle acque. Questo perché i fondi già stanziati non sarebbero stati sufficienti per soddisfare le domande presentate dagli agricoltori marchigiani.
“Aumentiamo le risorse per garantire la copertura completa dei contributi richiesti – spiega l’assessore regionale all'Agricoltura Anna Casini – a fronte delle tante richieste pervenute, offrendo opportunità concrete anche per il rilancio delle attività agricole nelle zone terremotate”.
L’incremento di 37,9 milioni verrà sostenuto con un cofinanziamento regionale di 6,7 milioni di euro.
Il Psr delle Marche prevede investimenti, nel prossimo settennio, per 537,96 milioni di euro, destinati alla competitività dell’agricoltura marchigiana, alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, all’innovazione, e allo sviluppo inclusivo delle zone rurali.
Gli interventi che potranno disporre, ora, di maggiori opportunità sono riconducibili alla conservazione del patrimonio genetico regionale di origine animale e vegetale, alla produzione integrata - con metodologie agronomiche compatibili per ridurre l’uso dei prodotti chimici e tutelare le acque - agevolazioni per favorire la conversione e mantenimento a metodi di coltivazione biologica dell’agricoltura tradizionale, aiuti all’avviamento dei giovani agricoltori, sostegno agli investimenti nelle aziende agricole, agriturismo e agricoltura sociale.
“La regione si era impegnata a pagare, per queste tipologie di misure, tutte le domande ammesse dopo l’istruttoria– conclude Casini – ma la stima degli importi richiesti per le domande pervenute risulta superiore alle disponibilità finanziarie messe a bando. Manteniamo l’impegno, procedendo a un consistente incremento di risorse, molte delle quali avranno una ricaduta sulle aree terremotate”.
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Fonte: Regione Marche