Cresce il turismo culturale in Campania e gli agriturismi fanno il pieno di visitatori nel 2015, specie quelli più vicini ai grandi attrattori culturali, dove il numero di turisti è balzato in avanti nello scorso anno. E’ quanto emerge da un'indagine di Coldiretti Campania sugli agriturismi aderenti alla rete Terranostra Campania e diffusa ieri.

Coldiretti Campania stima un aumento di circa il 25% di presenze su base regionale negli agriturismi nel 2015 sull'anno precedente. Un dato sostanzialmente omogeneo, con picchi del 30% nelle aziende in aree più vicine ai grandi poli di attrazione culturale.

Analizzando il dato della provenienza dei turisti giunti nelle aziende agricole, Coldiretti Campania stima che nelle zone vicine a musei e siti di interesse culturale gli arrivi in agriturismo siano costituiti da stranieri per circa il 60%. E non è un caso che secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’ due stranieri su tre considerino la cultura e il cibo la principale motivazione del viaggio in Italia mentre ben il 78% degli italiani in vacanza vuole gustare i prodotti tipici del luogo in cui si reca.

A tirare gli agriturismi in Campania è il vero e proprio boom di visitatori nel 2015 nei musei italiani e campani, confermato dai dati del ministero per i Beni culturali . Il Mibcat stima un complessivo trend di crescita, con la Campania che conquista il secondo posto dopo il Lazio con oltre 7 milioni di visitatori ai siti museali. Agli Scavi di Pompei, secondo bene più visitato d’Italia dopo il Colosseo, si sono registrati 2.934.010 visitatori: in aumento sul 2014 del 12%. Nella Reggia di Caserta, attestata in undicesima posizione nella graduatoria nazionale, 497.158 visitatori nel 2015  significano un incremento del 16%.

Identità, accoglienza e chilometro zero – spiega Manuel Lombardi, presidente di Terranostra Campaniasono i valori che i visitatori apprezzano nei nostri agriturismi. Da una verifica effettuata presso le strutture aderenti alla nostra rete abbiamo riscontrato una forte corrispondenza tra turismo culturale e turismo green. Un legame che ci fa ben sperare e che ci conferma nel lavoro sulla qualità che stiamo svolgendo. Da sottolineare, infine, l'effetto positivo di Expo. La visibilità che ha avuto la Campania, anche grazie al grande lavoro di Coldiretti, si è tradotta in una maggiore attenzione verso il nostro territorio”.

Un successo che sembra confermare quanto il ministro Dario Franceschini preconizzò al Museo ferroviario nazionale di Pietrarsa (Na) lo scorso ottobre, in occasione della firma del protocollo d'intesa Mibact-Coldiretti sul turismo agroalimentare: "La Campania è la Regione con le più grandi potenzialità per il turismo, grazie all'enorme patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e agroalimentare che possiede".

"Un bel segnale per la Campania - commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania - che conferma il legame virtuoso tra cultura, ambiente e territorio. Sempre più visitatori scelgono questo percorso, visitando la straordinaria ricchezza dei nostri musei e poi magari soggiornando in agriturismo, alla scoperta di un patrimonio agroalimentare ugualmente unico al mondo. La Campania e il suo futuro sono legati alla capacità di far crescere insieme turismo e agricoltura, imboccando con intelligenza la strada di un nuovo modello di sviluppo che ruota intorno a patrimonio storico ed artistico, paesaggio e cibo”.

 “Un incremento che conferma il legame tra cultura e territorio – afferma Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Campania – dove i turisti scelgono di vivere un'esperienza diversa. Un turismo fatto di tempi e sapori diversi, congeniali a chi è alla ricerca di serenità e contatto con la natura. Chi sceglie il turismo culturale preferisce sempre più abbinare la scoperta del cibo sano e del paesaggio”.