"Una buona notizia per l’Italia dove la contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari fa perdere al vero made in Italy miliardi di euro di fatturato che potrebbero generare reddito e lavoro in un difficile momento di crisi".

E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente l’avvio dell’operatività della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo che ha proceduto alla propria costituzione, eleggendo presidente Mario Catania, vicepresidenti Colomba Mongiello (Pd) e Francesco Cariello (Movimento 5 stelle); eletti segretari Angelo Senaldi (Pd) e Vincenzo Garofalo (Nuovo Centrodestra).

Moncalvo ha sottolineato l'importanza della lotta alla contraffazione e alla pirateria, definita "un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e per tornare a crescere".

"Il made in Italy è un settore di punta della nostra economia ed attrae significativi investimenti, ma costituisce anche un ambito privilegiato per i profitti che possono essere ricavati da iniziative di usurpazione dei valori e dell’identità delle nostre produzioni territoriali - denuncia Moncalvo - L’aver messo nuovamente  in campo la Commissione di inchiesta significa introdurre delle priorità di intervento colmando lacune normative e, soprattutto, apprestando adeguata attenzione a misure con significativa efficacia deterrente".

"La scelta di autorevoli rappresentanti, di chiara competenza nel settore agroalimentare, a dirigere un organismo parlamentare deputato ad affrontare le problematiche del crimine rispetto a tutti gli ambiti produttivi costituisce, inoltre - conclude Moncalvo - un significativo riscontro della priorità con cui da tempo il settore affronta la questione della trasparenza".

Anche Agrinsieme ha accolto con favore la nomina di Mario Catania a presidente della Commissione anti-contraffazione.

"E' importante che il compito di vigilare ed indagare sul fenomeno sia affidato ad organismo istituzionale” ha commentato il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, aggiungendo che il complesso lavoro che la Commissione si appresta ad iniziare dovrà essere volto anche a rendere più semplice ed efficiente il sistema dei controlli.