“Retata al ministero dell'Agricoltura” (Il Sole 24 Ore), “Agricoltura, alti dirigenti accusati di corruzione" (Rinascita), “Politiche agricole, 11 arresti al ministero” (Avvenire), “Catania, io non l'ho promosso, ma i controlli non toccano a me” (Repubblica), “Truffa da 32 milioni al Mipaaf” (Italia Oggi).
Ecco alcuni dei titoli che hanno campeggiato sui giornali in edicola il 12 dicembre, all'indomani della retata che fa seguito all'inchiesta sugli appalti pilotati che ha coinvolto personalità di primo piano del ministero per le Politiche agricole e che ha messo in serio imbarazzo lo stesso ministro, come scrive “Il Tempo”.
Presto per emettere sentenze, compito che spetta come sempre alla magistratura, ma un'ombra triste sembra allungarsi anche in ambienti che avremmo sperato immuni da queste vicende.


Aspettando l'Imu

Intanto l'appuntamento del 17 dicembre, con il saldo dell'Imu, è alle porte e riprendono voce gli strali contro questo balzello vissuto sui campi come un'imposizione dagli effetti devastanti. Ne è convinto anche il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, che dalle pagine di “Libero” del 6 dicembre bolla la nuova tassa come iniqua e colpevole di mettere a rischio il settore. Preoccupazioni persino maggiori per i floricoltori e per le loro serre, specie a Sanremo dove si vorrebbe applicare l'aliquota massima prevista per la nuova imposta. E si schiera dalla parte dei floricoltori il vescovo della diocesi di Sanremo-Ventimiglia, monsignor Alberto Maria Careggio che in una lettera aperta riportata dal “Secolo XIX” del 10 dicembre, si dice solidale con chi è stato raggiunto da una tassazione pesante e iniqua. Forti le conseguenze anche per gli allevatori e per le loro stalle, come afferma “Libero” dell'11 dicembre. Possono invece tirare un sospiro di sollievo i proprietari di piccoli appezzamenti. Secondo quanto riporta il “Il Sole 24 Ore” in edicola il 6 dicembre, sono esentati dal versamento dell'Imu i terreni agricoli che hanno un valore catastale inferiore ai seimila euro. Dalle “manovre” di Governo una nota positiva in merito all'applicazione dell'articolo 62 (pagamenti in 30 e 60 giorni) dal quale saranno esenti le vendite di prodotti fra agricoltori. La conferma arriva da “Il Sole 24 Ore” del 7 dicembre.
 

Meno cibo con la Pac

Dalle “manovre” romane a quelle di Bruxelles il passo è breve. Se ne parla sul settimanale “Panorama” in edicola il 6 dicembre che commenta i progressivi tagli alla Pac che finiranno per mettere in ginocchio l'agricoltura, mettendo così a rischio la produzione di cibo. E che ci siano rischi per i fondi destinati all'agricoltura lo ricorda “L'Unità” del 7 dicembre, che riporta le posizioni dei Paesi, Gran Bretagna in testa, che vorrebbero forti riduzioni della spesa Pac. Restiamo a Bruxelles con il “Corriere della Sera” che nell'approssimarsi della fine dell'anno fa un bilancio delle multe comminate all'Italia, che vanno dalle galline ovaiole (mancato rispetto delle norme sul benessere), allo inquinamento da polveri sottili. Mentre si continua a discutere della riforma della Pac, “Il Sole 24 Ore” dell'otto dicembre ricorda che il ministro Mario Catania ha chiesto a Bruxelles che vengano esonerati dagli obblighi di diversificazione le aziende agricole al di sotto dei 15 ettari.

 

Stravaganze agricole

Per il cibo sembra così essersi innescata una corsa alla ricerca di nuove risorse e colpisce la notizia pubblicata da “Italia Oggi” dell'otto dicembre dove si commenta la scelta del Qatar di trovare soluzioni tecnologiche con le quali realizzare aziende agricole in pieno deserto, il cui obiettivo finale è quello di rendere il Paese autonomo sotto il profilo alimentare. Più azzardata l'ipotesi riferita da “La Stampa” a proposito del progetto di creare orti sui tetti degli autobus. Il progetto è “Made in Messico” e servirebbe a ridurre lo smog. Più che un progetto, sembra un esercizio di fantasia. Irrealizzabile. Più concreta la prospettiva di realizzare via internet un commercio di prodotti orticoli. Sempre che i tempi di consegna lo rendano realizzabile. Del progetto, una sorta di eBay della zucchina, come la definisce il suo ideatore, se ne parla su “Il Sole 24 Ore” del 10 dicembre.

 

C'è il prezzo

Gli allevatori brindano all'accordo raggiunto sul prezzo del latte, ma come spiega “Brescia Oggi” dell'11 dicembre, la soddisfazione è solo parziale perché il prezzo copre appena le spese di produzione. E la “Gazzetta di Parma” aggiunge che bisogna stare attenti a non produrre troppo latte o saranno nuove multe. Alle prese con i prezzi bassi ci sono poi gli allevatori di ovini della Sardegna che con l'approssimarsi delle festività natalizie accusano i macellatori di “fare cartello” per tenere basso il prezzo degli agnelli. La notizia rimbalza dalle pagine della'”Nuova Sardegna” del 6 dicembre a quelle di “Unione Sarda” che dà spazio alle risposte dei macellatori. Mentre si litiga sul prezzo arrivano nuovi casi di patologie che lasciano sospettare la presenza negli ovili dello Schmallenberg virus. Una minaccia assai più grave di quella che giunge dal mercato. Lo si apprende da “Nuova Sardegna” del l’11 dicembre.