"Siamo contrari all'ulteriore attivazione dello stoccaggio privato per 100.000 tonnellate di olio di oliva vergine e extravergine, perché il periodo di fine dell'ammasso coincide con l'inizio della prossima campagna di produzione e crea danni aggiuntivi ai nostri produttori, già provati dal pesante andamento del mercato in questa campagna". Questo il parere di Confagricoltura sull'apertura della Commissione europea allo stoccaggio privato, votato dal Comitato di gestione dei mercati a sostegno della proposta del commissario europeo all'agricoltura, Dacian Ciolos.

"Il mercato dell'olio d'oliva impone scelte coraggiose per dare respiro agli olivicoltori. Se lo stoccaggio privato è un reale strumento di mercato, vanno rivisti il livello dei prezzi per l'attivazione della misura (quelli attualmente in vigore non sono stati modificati da più di dieci anni) e la destinazione del prodotto ammassato". A parere dell'Organizzazione degli imprenditori agricoli occorrerebbe anche eliminare realmente dal mercato le produzioni stoccate, prevedendone la commercializzazione in Paesi non produttori o nuovi consumatori, al fine di alleggerire realmente il mercato e favorire la conoscenza del prodotto.

Il disequilibrio strutturale del settore e l'eccessiva rigidità della norma non consentono, infine, ai produttori italiani di applicarla. E l'ammasso privato è una misura transitoria, che innesca solo un dinamismo di mercato fittizio, decisamente insufficiente per  garantire un reddito dignitoso ai produttori. "L'Italia, inoltre, aveva già sostenuto le richieste di Spagna e Grecia, i due Paesi più penalizzati dall'andamento di mercato nel mese di gennaio – conclude Confagricoltura -. Ma questa misura non ha avuto il successo auspicato, non essendo riuscita a frenare la diminuzione dei prezzi".