Battuta d'arresto per il prezzo del latte spot, quello venduto fuori contratto.
Dopo un periodo di ininterrotta crescita, nelle ultime settimane si registra qualche cedimento, sia per le provenienze nazionali, sia per il prodotto tedesco e francese.

Per gli allevatori è giunto il momento di preoccuparsi? Un'occhiata al grafico dell'andamento dei prezzi del latte spot sulla piazza di Lodi, mercato di riferimento per questo prodotto, invita all'ottimismo.
In questa fase dell'anno il trend delle quotazioni è normalmente in flessione, come si nota guardando l'andamento dei due anni precedenti.

Rincuora poi constatare che il prezzo attuale è comunque sopra a quello dello scorso anno.
Se poi il trend seguirà le curve degli anni precedenti, ci attende ancora qualche settimana di ribassi, ma poi le quotazioni dovrebbero riprendere forza.
Non è detto che avvenga, varie componenti a livello globale possono interferire con questo trend e ribaltarne il percorso.

 
Andamento del prezzo del latte spot negli ultimi tre anni (fonte: Assolatte)
 

I mercati internazionali

Non resta che andare a vedere cosa succede sui mercati internazionali utilizzando le analisi sul mercato del latte messe a disposizione dalla Commissione europea.
Iniziamo dal prezzo medio del latte, anch'esso allineato a quanto avviene per il latte spot e si può notare il moderato ribasso dello 0,2% registrato in febbraio.

 

 
 

I prodotti lattiero-caseari

Non meno importante è osservare come si muovono i prezzi dei principali prodotti lattieri a livello mondiale.
E' interessante notare che il latte in polvere (intero e scremato) spunta prezzi più bassi nella Ue rispetto a quelli di Australia e Nuova Zelanda e anche degli Usa, seppure limitatamente al latte in polvere intero.

Situazione analoga per burro e Cheddar, formaggio di riferimento per valutare l'andamento dei prodotti caseari.
Situazione che sembra favorire una ripresa dei mercati europei, che in effetti si realizza nel confronto con i 15 giorni precedenti.

 


 

Il mercato dell'energia

L'andamento del mercato del latte ha numerosi punti di contatto con l'evoluzione del prezzo dell'energia e del petrolio in particolare.
Accade anche questa volta, notando che a fine 2018 e nei primi mesi del 2019 il prezzo del petrolio ha subìto una flessione.

In pratica ha solo preceduto la flessione del prezzo del latte.
Ora però i prezzi sono in ripresa. Anche in questo caso un anticipo sulla prossima evoluzione del prezzo del latte?

Vedremo, intanto i grafici che seguono mettono in evidenza sia la tendenza in atto sul petrolio sia l'andamento del cambio euro/dollaro, altro elemento chiave nei commerci internazionali.

 

 
 

Quanto latte c'è nella Ue...

Altro elemento da monitorare è l'andamento della produzione, certo uno dei principali elementi in grado di condizionare l'evoluzione del mercato.

I dati messi a disposizione dalla Commissione europea si fermano a gennaio 2019 e mostrano una flessione dell'1,5% della produzione di latte.
Più marcata ancora è la caduta nella produzione di latte in polvere intero (Wmp -6,4%) e scremato (Smp, -8,5%).

 

 

... e nel mondo

L'esame della produzione di latte sarebbe incompleta senza prendere in considerazione cosa avviene fra i principali paesi produttori, e fra questi Nuova Zelanda, Australia e Usa.

Dall'esame dei grafici che seguono si nota che in tutti e tre questi paesi la produzione di latte è in una fase di flessione e su livelli che non si discostano in modo significativo dagli anni precedenti, salvo che per l'Australia, dove si registrano quantità inferiori a quelle dei precedenti anni.
Anche questo un segnale che invita a guardare con ottimismo ad una ripresa dei prezzi.

 


 

Il latte in Italia

E in Italia, come procede la produzione di latte? Troviamo una risposta nelle analisi messe a disposizione da Assolatte, che prende come riferimento i dati Agea relativi alle consegne di latte per il mese di gennaio 2019.

Il confronto con lo stesso mese del 2018 evidenzia un calo della produzione del 4,6%.

Significativa la caduta della produzione registrata in Lazio (-35,4%) e nelle Marche (-30,9%).
Più contenuta la flessione in Lombardia (solo un meno 1,2%), cui corrisponde tuttavia una importante minore produzione in volume (quasi 27mila tonnellate in meno).


 
Produzione di latte in Italia (fonte: Assolatte) 

Compito difficile quello delle previsioni di mercato.
Un aiuto può venire dall'esame delle tendenze in atto. Ma occorre conoscere i "numeri del latte" e in tempi di mercati globali lo sguardo deve allargarsi a livello internazionale.
Le fonti non mancano e AgroNotizie le raccoglie per dare ai lettori gli strumenti per orientarsi.