Caratteristica peculiare del Podolico - localizzato nel Centro-Sud Italia - è l'eccezionale potere di adattamento ad ambienti particolarmente difficili, nonché la straordinaria capacità di utilizzare risorse alimentari che non potrebbero essere sfruttate diversamente. Questo bestiame infatti riesce a valorizzare pascoli cespugliati, stoppie, macchie, utilizzando le foglie di essenze arbustive, i ricacci di quelle arboree, la produzione erbacea del sottobosco.
“Buone notizie per la Basilicata. La zootecnia lucana riparte infatti dalla Podolica – ha commentato l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Luca Braia.
Con circa 14mila capi di razza Podolica e 379 allevamenti la Basilicata rappresenta infatti una fetta importante del mondo del Podolico, diffuso in un areale che comprende prevalentemente le aree interne dell'Italia meridionale peninsulare - Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia - con una consistenza di 100mila capi dei quali 25mila iscritti al Libro genealogico nazionale tenuto dell'Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne, responsabile dello sviluppo e della selezione della razza.
“Ora i nostri allevatori - ha affermato Braia - potranno allinearsi al disciplinare e fruire del marchio di qualità Sqnz, che determina la riconoscibilità sul mercato dell’altissima qualità del prodotto. Grazie al lungo lavoro sinergico tra l’ufficio Zootecnia regionale, l’Arab e gli stessi produttori lucani, che ci ha visto con gli uffici scrivere il disciplinare stesso e promuovere, come Regione, il confronto e la condivisione ai tavoli ministeriali, con il riconoscimento ufficiale dobbiamo immediatamente metterci al lavoro per costituire il consorzio che tuteli il marchio del Podolico al pascolo, elemento vitale per rilanciare la zootecnia da carne lucana”.
L’istanza di riconoscimento era stata presentata dal Consorzio produttori carne bovina pregiata delle razze italiane (Ccbi) nel 2014 e il disciplinare di produzione “Bovino Podolico al pascolo” era stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale nel settembre 2016.
Il riconoscimento come Sistema di qualità nazionale zootecnia per il disciplinare di produzione “Bovino Podolico al pascolo” garantisce il diritto di accesso a tutti i produttori legittimamente interessati, la trasparenza del sistema e la rintracciabilità in tutte le fasi della produzione previste dal disciplinare stesso.
“Con i derivati latte e carne, dall’allevamento alla produzione e vendita di carne nelle numerose macellerie e di latte con il caciocavallo podolico il settore in Basilicata può generare una economia rilevante - conclude Braia - e deve, ora più che mai, avere la capacità di aggregarsi e organizzarsi per caratterizzare e rappresentare un prodotto e il territorio di provenienza, diventando protagonista”.