La zootecnia da latte, stante la sua complessità, è fra i settori maggiormente destinati a veder modificati i propri modelli gestionali dall’impatto delle nuove tecnologie. Sensori, pedometri e collari wireless, controlli in remoto, analisi in tempo reale, robot in mungitura, interpretazione dei big data generati in continuo: un insieme di applicazioni, non tutte nuove ma oggi in grado di integrarsi perfettamente e destinate a fornire all’allevatore il pieno controllo della mandria; sistemi che consentono di superare la visione indistinta della popolazione per vederla come sommatoria di individui che potranno essere gestiti singolarmente dal punto di vista produttivo, nutrizionale, sanitario, riproduttivo.
Farebbe tuttavia un errore chi affidasse soltanto ai nuovi strumenti il futuro del proprio allevamento. Essi costituiscono un formidabile supporto, ma come ogni nuova soluzione presentano nuovi problemi, che senza l’elemento equilibratore dato dal fattore umano rischiano di aggravarsi con progressione geometrica, proprio in virtù delle loro incredibili potenzialità. Saranno quindi la preparazione dell’imprenditore, la formazione del personale di stalla, il ruolo del veterinario-buiatra e degli zootecnici la chiave del successo della stalla 4.0.
Il convegno proposto dalla Accademia dei Georgofili (Sezione Centro Est) intende fornire agli allevatori una prima e non superficiale introduzione a questo argomento, illustrando con equilibrio e rigore scientifico le opportunità e i problemi con cui si dovranno confrontare nei prossimi anni.
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Fonte: Accademia dei Georgofili