Frequentatori decisamente poco usuali quelli che, in occasione delle celebrazioni di S. Antonio Abate, hanno riempito a Roma Piazza Pio XII, di fronte alla celeberrima Piazza S. Pietro, per l'undicesima edizione della 'Giornata dell'allevatore'.

La manifestazione, organizzata da Aia e Coldiretti, ha proposto al pubblico umano una 'stalla a cielo aperto', visto in Vaticano la messa celebrata dal cardinal Angelo Comastri e la scenografica sfilata di cavalli e cavalieri lungo Via della Conciliazione, per essere poi conclusa dalla benedizione solenne impartita a uomini e animali.

Giornata dell'allevatore

Nel corso della giornata, romani e turisti hanno potuto fare il loro incontro con le mucche Pezzata Rossa e Chianina, la Pecora Merinizzata, la Capra Girgentana, il maiale Appulo-Calabrese, il Cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido, l'Asino Ragusano, curiose varietà di conigli, oche e molte altre razze rare, ma anche ammirare la sfilata a cavallo del Reggimento Corazzieri, dei Carabinieri, dei Lancieri di Montebello e della Polizia di Stato. Tra le novità, la partecipazione della Pia Unione di S. Antonio di Monterotondo (Rm) e una delegazione del Comune di Cascia (Perugia).

Giornata dell'allevatore

"La nostra festa - ha detto il presidente di Aia Roberto Nocentini - ha assunto in questa undicesima edizione un particolare significato essendo stato proclamato il 2018 l'Anno del cibo italiano: siamo perciò a maggior ragione orgogliosi di mostrare in piazza i frutti del nostro lavoro e del nostro impegno. Una professione impegnativa, difficile, ma che non vuole rinunciare ad esser ispirata al maggior benessere dei nostri animali, alla sostenibilità e correttezza delle scelte operate nelle stalle italiane, ben integrate nel territorio e nell'ambiente e che ci consentono di salvaguardare la ricca biodiversità animale dell'Italia e portare sulle tavole dei cittadini-consumatori prodotti sicuri e tracciati nell'origine".

Giornata dell'allevatore

"La tutela delle razze in via di estinzione e dell'importante patrimonio dell'allevamento italiano è un risultato ottenuto grazie alla sapiente opera di circa 40mila agricoltori custodi che dopo secoli di abbandono, negli ultimi anni si sono profondamente impegnati nel recupero di questo tesoro della nostra biodiversità", ha commentato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.