Come riportato da AgroNotizie lo scorso 28 giugno, il sindacato dei veterinari pubblici Sivamp aveva minacciato lo sciopero per il mancato rinnovo di una parte delle ore oggetto di convenzione dei professionisti in servizio a Caserta e a Salerno e la mancata esecutività di una delibera che a Benevento avrebbe dovuto mettere in servizio 20 professionisti per l’espletamento dei piani di profilassi di Stato obbligatorie.
A Salerno il venir meno dello straordinario rischiava di portare 25 professionisti a sole dodici ore settimanali e altri 19 a sei ore, rallentando i controlli necessari per le profilassi di Stato.
Le 19 ore di lavoro settimanali sono assegnate in regime di straordinario, da aggiungersi quindi ai carichi di lavoro già assegnati. Al momento, pertanto, vi sono su Salerno 25 veterinari specialisti che lavorano 31 ore settimanali ed altri 19 in servizio per 25 ore.
Il provvedimento è stato assunto da Nese “In attesa di pubblicare i nuovi 45 turni/sedi della specialistica veterinaria ambulatoriale per non rallentare ulteriormente il piano di risanamento da tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina", come afferma il dirigente sanitario in una nota informativa indirizzata al direttore del Dipartimento di prevenzione della Asl di Salerno, Domenico Della Porta. “Questa scelta si impone perché il mancato risanamento degli allevamenti determina il blocco della vendita del latte e dei suoi derivati con gravi ripercussioni sull’economia locale".
Nese sottolinea anche le gravi ripercussioni di un rallentamento delle profilassi di stato sull’eleggibilità degli allevamenti per i finanziamenti dell’Unione europea e i livelli essenziali di assistenza.
Restano invece al palo le restanti criticità evidenziate dal coordinatore regionale del Sivamp, Marcello Di Franco: gli 88 veterinari che a Caserta dal primo luglio lavorano solo per 18 ore la settimana, quando non ne basterebbero 38 con il medesimo organico, la mancata entrata in servizio di 20 veterinari alla Asl di Benevento e la perdurante mancata apertura del tavolo regione per l’accordo integrativo regionale con l’Assessorato alla Sanità.