Alai, cinquantanove anni, era stato chiamato alla presidenza del Consorzio del Parmigiano Reggiano nel 2006; successivamente era stato riconfermato nell’incarico nel 2009 e nel 2013, iniziando il terzo mandato che avrebbe dovuto concludersi nell’aprile 2017.
"Dopo questi intensi anni alla guida del Consorzio - ha detto Alai lasciando l’incarico - considero esauriti gli impegni primari che avevo assunto e che in tutto questo tempo ho pienamente condiviso con il Consiglio di amministrazione e sulla base delle indicazioni dell’Assemblea dei consorziati”.
“Per questo - ha aggiunto - ritengo opportuno e doveroso lasciare serenamente quest’incarico in una stagione lontana da qualsiasi eventuale tensione legata al rinnovo delle cariche e in una fase di evidente ripresa del mercato”.
Il Consiglio di amministrazione del 16 marzo 2016 ha affrontato importanti argomenti per il futuro della filiera del Parmigiano Reggiano, con interventi particolarmente urgenti anche alla luce degli scenari nazionali ed internazionali della filiera latte.
A questo fine è stata convocata per il prossimo 6 aprile l’Assemblea ordinaria dei consorziati che, oltre all’approvazione del bilancio 2015 del Consorzio, sarà chiamata ad esprimere il parere sulla proposta di rinnovo del Piano regolazione, offerta per il triennio 2017-2019, che nelle scorse settimane ha trovato condivisione nelle riunioni zonali con la base dei caseifici soci.
“La definizione del Piano regolazione offerta, basato sulla conferma delle quote agli allevatori, - ha affermato Adolfo Filippini - rappresenta una scelta di grande distintività della filiera del Parmigiano Reggiano rispetto alla filiera del latte bovino in Italia ed in Europa, ed è a partire da questo pilastro che il Consorzio potrà rilanciare nei prossimi mesi l’azione per affrontare le difficoltà del mercato e soprattutto cogliere le opportunità presenti per il formaggio Dop con la più elevata reputazione a livello mondiale”.