"Quella di oggi è un'occasione importante per discutere di un tema strategico quale è la protezione del benessere animale in agricoltura". Così il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, durante il suo intervento in aula sull’interrogazione orale “Il benessere delle galline ovaiole”.

A partire dal 1° gennaio 2012,  entreranno in vigore i termini stabiliti dalla Direttiva n° 74 del 1999 che stabilisce le norme minime per la protezione delle galline ovvero l’abolizione delle gabbie di batteria convenzionali quale sistema di allevamento per la produzione di uova. 

"E’ vivo in me – ha dichiarato De Castro - il ricordo del Consiglio Ue dell’agricoltura del 19 luglio 1999. Una giornata importante nella quale, in rappresentanza del mio Paese, ero infatti ministro in carica delle Politiche agricole, contribuii con voto favorevole all’approvazione di questa importante direttiva. Adesso, a distanza di un anno dall'irrevocabile entrata in vigore della nuova normativa, i dati indicano che i produttori europei stanno procedendo con l’adeguamento del loro sistema produttivo, ma non senza incontrare difficoltà". 

"Ciò che chiediamo alla Commissione - continua De Castro - è un impegno concreto per salvaguardare il benessere animale e per garantire il rispetto dei termini stabiliti dalla direttiva, venendo incontro a quelle imprese che dimostrano concretamente la volontà di adeguarsi. Al tempo stesso, occorre gestire in maniera efficace il passaggio alla nuova normativa evitando distorsioni in termini di concorrenza e garantendo un mercato più trasparente, orientato al concetto della cosiddetta reciprocità delle regole. L’attenzione a questo tema è fondamentale per evitare che gli sforzi europei, i nostri sforzi, in tema di benessere animale vengano vanificati da un mercato incapace di riconoscere i valori sociali incorporati nei beni alimentari". 

"E' necessario – ha concluso De Castro - ridurre gli impatti distorsivi derivanti dalla possibilità che player al di fuori del sistema di regole comunitario, possano tradurre i minori vincoli,  cui sono sottoposti, in maggiori vantaggi competitivi".