"Con un blitz i pastori hanno portato per la prima volta le pecore a pascolare nella sede della Regione siciliana per denunciare l'impossibilità di continuare a mantenerle nelle proprie aziende a costi che superano il prezzo di vendita del latte".

A darne notizia la Coldiretti, spiegando che "la mobilitazione dei pastori della Coldiretti si è dunque estesa dalla Sardegna alla Sicilia dove, davanti alla sede della presidenza della Regione siciliana, in Piazza Indipendenza a Palermo, si sono dati appuntamento circa duemila manifestanti a sostegno dell'invasione del pacifico gregge, anche con la distribuzione di formaggi del territorio contro il falso made in Italy". 

Un'analisi della Coldiretti presentata in occasione del blitz, rivela che "sono 'false' due fette di pecorino su tre vendute negli stati uniti dove le imitazioni prevalgono a scapito del prodotto originale proveniente dall'Italia. Negli Stati Uniti i prodotti di imitazione stanno prendendo progressivamente il posto di quelli originali in arrivo dall'Italia con un crollo del 32% delle esportazioni di pecorino e fiore sardo in valore nel primo semestre del 2010". 

"La presenza di prodotti di imitazione del pecorino sui mercati internazionali è - spiega la confederazione - la principale ragione della crisi della pastorizia in Italia con una insostenibile riduzione dei prezzi riconosciuti agli allevatori ai quali un litro di latte viene pagato in Sardegna solo 60 centesimi per litro di latte".