Le Marche continuano la lotta contro il tarlo asiatico del fusto e lo fanno  con un nuovo bando da 1 milione di euro.

 

Il tarlo asiatico o tarlo asiatico del fusto, nome scientifico Anoplophora glabripennis (Motschulsky), è un coleottero esotico che attacca numerose specie legnose, anche di interesse agrario.

 

Le larve, che possono arrivare fino a 5 centimetri di lunghezza, parassitizzano molte specie di latifoglie, in particolar modo aceri, betulle, ippocastani, pioppi, platani, olmi e salici, causando danni a rami e fusti con uno spessore di almeno 1 centimetro di diametro anche su piante perfettamente sane e di qualsiasi età.

 

È quindi un problema particolarmente grave per il verde urbano e per il vivaismo di specie ornamentali, ma può diventare anche un problema agricolo, dal momento che può attaccare anche molte piante da frutto.

 

Nelle Marche il tarlo asiatico è stato individuato per la prima volta a Fermo (Fm) nel 2013 e da allora sono scattate le misure di protezione previste dall'Unione Europea per gli organismi dannosi classificati come 'organismi da quarantena'.

 

E anche questo bando mette a disposizione contributi per attuare gli interventi previsti.

 

In particolare il bando copre il 100% delle spese sostenute per l'eliminazione delle piante di specie sensibili, attraverso il loro abbattimento e successiva distruzione, e la sostituzione delle piante eliminate con specie autoctone resistenti.

 

L'obiettivo infatti non è quello di eradicare l'insetto, ma di mitigarne gli effetti dannosi e limitarne la diffusione.

 

Il bando è rivolto agli enti pubblici che dovranno presentare un progetto di sostituzione delle piante, dove siano specificati nel dettaglio gli interventi e gli investimenti che si intendono fare.

 

Le domande dovranno essere presentate sul Siar entro le ore 13:00 del 28 marzo 2024 esclusivamente in modalità telematica.

 

Per tutti i dettagli si rimanda alla pagina ufficiale del bando e alla pagina informativa sul tarlo asiatico dell'Amap, l'Agenzia per l'Innovazione nel Settore Agroalimentare e della Pesca delle Marche.