E' entrato in funzione agli inizi di luglio il modello previsionale per la difesa del pomodoro dalla peronospora messo a disposizione dal Servizio fitosanitario regionale della Toscana.

La peronospora del pomodoro, Phytophthora infestans, è una delle principali avversità del pomodoro, sia da mensa che da industria, che in certe annate con condizioni ambientali vantaggiose per il parassita, può portare a gravi danni e perdite di produzione.

Il modello, valutando i parametri ambientali e la data di trapianto o di emergenza della coltura, fornisce un indice, detto indice Ipi, che indica il rischio di attacco del parassita.

Il modello Ipi, che sta per Indice potenziale infettivo, è stato elaborato e messo a punto già dagli anni '90 in Emilia-Romagna e si è dimostrato efficace nell'indicare la soglia di rischio sotto la quale non ha senso effettuare i trattamenti.

Ora questo modello è stato attivato anche per la Toscana, dove la coltivazione del pomodoro ha una importanza economica rilevante, in particolare per quanto riguarda il pomodoro da industria, coltivato soprattutto nelle province di Pisa, Livorno e Grosseto.

Il modello tiene conto della data del trapianto o dell'emergenza della coltura, della temperatura minima e massima giornaliera, delle precipitazioni piovose e dell'umidità relativa. In base a questi parametri si elabora l'indice Ipi che ha come soglia di rischio 15.

Cioè, sotto il valore di Ipi 15 la probabilità di infezione della peronospora è bassa e i trattamenti non sono necessari.

Il modello previsionale in Toscana è stato attivato sul portale agroambiente.info della regione dove sono già attivi anche altri modelli previsionali e bollettini fitosanitari.

All'atto pratico, agli agricoltori toscani basta accedere al modello previsionale peronospora del pomodoro, selezionare la provincia e indicare la data di emergenza o di trapianto della coltivazione, e il sistema fornirà un grafico con l'indice Ipi del momento.

Per maggiori informazioni e per l'assistenza tecnica è possibile anche contattare il dottor Massimo Gragnani del Servizio fitosanitario regionale all'indirizzo massimo.gragnani@regione.toscana.it