"Il ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha detto che sulle fonti rinnovabili il nostro Paese ha assunto un impegno a livello Ue e lo manterrà. Apprezziamo l'impegno del ministro e lo sosteniamo, perché è estremamente importante che venga trovato un giusto equilibrio tra l'esigenza di contenere il costo degli incentivi e quella di realizzare uno sviluppo sostenibile delle diverse fonti rinnovabili sul territorio, anche nell'ottica di raggiungere gli obiettivi posti dall'Unione Europea al 2020". Lo sottolinea Confagricoltura alla vigilia delle decisioni del governo sulla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Confagricoltura sollecita vivamente un quadro normativo stabile e certezza sul sistema di incentivazione per gli operatori del settore e chiede quindi che lo schema di decreto legislativo in cui si recepisce la direttiva europea 2009/28/CE venga rivisto per quanto riguarda il fotovoltaico ed il biogas, prevedendo per quest'ultimo l'applicazione di ogni eventuale modifica del sistema a partire dal 1 gennaio 2013. "Siamo fermamente contrari – ribadisce l'Organizzazione degli imprenditori agricoli – all'ipotesi che vengano compromessi definitivamente, a causa di limitazioni all'accesso agli incentivi gli investimenti in via di realizzazione e quelli già autorizzati".
In particolare per il fotovoltaico non è accettabile che, con il raggiungimento dell'obiettivo di 8.000 megawatt, si proceda alla sospensione degli incentivi senza alcuna programmazione per il futuro. Per il biogas desta fortissima preoccupazione l'aver previsto una restrizione sulla tipologia di biomasse impiegabili negli impianti che si andrebbe ad applicare già dall'entrata in vigore dello schema decreto legislativo, con effetti devastanti non solo sul futuro della filiera, ma anche sugli impianti in via di realizzazione.
"Occorre salvaguardare – osserva Confagricoltura - uno dei pochi settori economici vitali che nel solo comparto agricolo, considerando gli impianti fotovoltaici ed a biomasse e biogas realizzati direttamente dalle aziende agricole o in compartecipazione, ha già fatto registrare investimenti per circa 2,7 miliardi di euro che nel 2011 supereranno i 3,5 miliardi".
Confagricoltura ricorda, infine, che quella del biogas è una filiera tipicamente agricola che negli ultimi due anni ha prodotto 3.500 nuovi posti di lavoro con più di 3.000 addetti nell'indotto e grandi benefici per l'industria che produce fattori di produzione, quali ad esempio macchine agricole.
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Fonte: Confagricoltura