"Le nostre nuove varietà di lampone, ottenute da un'importante programma di miglioramento genetico, stanno ottenendo interesse negli Stati Uniti d'America - spiega Gilberti Molari, dei Vivai Molari e Gatti di Cesena (Fc) -. Abbiamo presentato qualche tempo fa le varietà ad un collega statunitense che ha creduto nella validità del lavoro svolto ed ha deciso di importare questo materiali per i test di valorizzazione. Unitamente ad Enrosadira*, che è stata brevettata negli Usa, procederemo all’invio anche di altre selezioni, per le quali verrà effettuata una opportuna sperimentazione.
La Nourse Farms Inc., con sede nel Massachusetts, ha infatti avviato tutte le pratiche per ricevere i nostri materiali genetici - continua Molari -. Siamo speranzosi che la bontà dei nostri frutti possa essere capita anche negli Stati Uniti d'America. Sicuramente il classico lampone rosso è quello più apprezzato nel mercato americano, ma anche quelli di colore giallo sembrano suscitare un certo interesse. Infatti stiamo anche valutando due selezioni di lampone a colore giallo, particolarmente innovative. Una di queste presenta un bel colore giallo paglierino nel momento di inizio maturazione, per poi virare al giallo più intenso solo il giorno successivo, senza procedere con lo stato di maturazione. Abbinata a questa caratteristica la varietà presenta anche una grossa pezzatura ed il sapore caratteristico del lampone rosso.
La produzione dei lamponi negli Stati Uniti si concentra soprattutto negli stati del nord - conclude Molari -, ed in particolare modo in Oregon e nello stato di Washington. Le produzioni qui ottenute soddisfano il mercato locale ed in minima parte la Gdo nella stagione estiva. Il grosso della grande distribuzione viene coperto da alcune grandi multinazionali quali Driscoll, Sunbell, Global Growers, che battono bandiera 'stelle e strisce' ma producono essenzialmente in Sud America. Oltre a questo passo molto importante per quanto riguarda il prestigio della nostra azienda, se ne stanno muovendo altri verso Messico, Sud Africa ed Australia. E’ proprio il Messico che oggi riveste una delle prime posizioni nella graduatoria dei maggiori produttori mondiali, ed è da qui che arriva la maggior parte dei frutti che ricoprono gli scaffali della Gdo negli Stati del Nord America. Purtroppo richiede una copertura di brevetto diversa da quella degli Stati Uniti, e quindi occorre procedere in maniera separata".