L’appuntamento, ormai tradizionale, a cura di Veneto Agricoltura-Europe Direct Veneto, in collaborazione con Regione e CRA-VIT, ha fatto il punto sull’andamento vegetativo delle piante e ha avanzato previsioni produttive per la prossima vendemmia.
All’incontro ha partecipato anche l’Assessore Regionale all’Agricoltura Franco Manzato che ha ricordato l’importanza del settore vitivinicolo e l’imminente avvio del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che prevede ulteriori importanti finanziamenti per gli operatori del settore.
Il focus ha rilevato come l’andamento meteorologico particolarmente mite dello scorso inverno e inizio primavera (praticamente un lungo autunno), abbia fatto germogliare la vite circa 15-20 giorni prima rispetto alla passata stagione.
Questo anticipo fenologico sta perdurando e le cultivar precoci sono già in fase di chiusura grappolo, il che fa prevedere l’inizio della vendemmia per Pinot Grigio e Chardonnay a ridosso di ferragosto e nella prima decade di settembre per il Merlot. Condizioni simili si sono verificate recentemente solamente nelle annate 2003 e 2007.
Come per le passate stagioni le aree più anticipate sono quelle centro/orientali (Vicenza e Padova in particolare), più in ritardo invece la provincia di Treviso.
Lo stato sanitario delle piante è buono con un contenimento delle comuni infezioni fungine. Per quanto riguarda le rese produttive sembra si vada verso un calo generalizzato, variabile dal 5% al 10%, a colpire in particolare il Pinot Grigio e Corvina, meno la Glera e la Garganega.
Nel complesso, sostiene il pool di esperti coordinato da Veneto Agricoltura, si tratta di un ottimo avvio di stagione con queste particolarità:
- Rese attualmente sotto la media;
- Stato vegetativo ottimale sia in termini di sanità che di funzionalità foto sintetica;
- Il clima sta prospettando una annata “di calore e di luce” condizioni per un anticipo di maturazione e per alti livelli qualitativi;
- Ottima sanità delle uve per una massima salubrità del prodotto.
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Fonte: Veneto Agricoltura