Nel corso dell’incontro, che si svolgerà presso la sede centrale di Veneto Agricoltura (Legnaro, Pd, viale dell’Università 14), saranno presentate le prime stime di produzione, suddivise per provincia e tipologia di uva, nel Triveneto e nelle principali regioni viticole italiane, a partire dal Piemonte, Toscana, Puglia e Sicilia. Inoltre, grazie a dei collegamenti in videoconferenza, sarà fatto il punto anche sull’imminente vendemmia in Francia e Spagna, i due maggiori produttori vinicoli dell’Unione europea.
Quella del 2014 sarà ricordata come un’annata caratterizzata da un andamento climatico anomalo: da sessant’anni non si vedeva infatti un tempo così instabile. Le precipitazioni di queste settimane hanno sensibilmente rallentato la maturazione delle uve, una tendenza di cui soffre tutta l’Italia e non solo il Nord Est. Ciò nonostante, la raccolta delle varietà precoci (Pinot e Chardonnay) inizierà la prossima settimana, proprio a ridosso di Ferragosto.
Le piogge portano con sé anche problemi di sanità delle uve: in particolare si segnalano forti attacchi di peronospora e botrite, e ciò potrebbe spingere i viticoltori ad accelerare l’avvio della vendemmia a scapito del grado zuccherino delle uve. Per trovare annate simili a questa del 2014 si deve tornare indietro di quasi vent’anni (1995) o sessanta (1954).
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Fonte: Veneto Agricoltura