Prosegue l’attività di miglioramento genetico dell’Ifapa Instituto de Investigación y Formación Agraria y Pesquera de Andalucía.

Prossimamente verranno infatti immesse sul mercato Fuentepina*, Santaclara* e Fontanilla*, cultivar di fragola ottenute attraverso le metodiche tradizionali di breeding, adatte ai climi temperati, d'elevate qualità organolettiche, d'elevata pezzatura, ottima consistenza, adeguata shelf-life e buona produttività. Il progetto unisce gli sforzi pubblici e privati - ha spiegato all’Efe (la prima agenzia di stampa spagnola) José Manuel López Aranda, coordinatore del progetto di breeding sulla fragola - allo scopo di ottenere varietà di fragola da contrapporre all'enorme offerta straniera che arriva in Spagna.

Già in passato il progetto aveva licenziato due varietà che, quindi, non si possono definire 'nuove' in senso stretto (a differenza delle notizie di stampa circolate in questi giorni, ndr) quali Amiga* e Aguedilla*, in commercio da alcuni anni con alterne fortune.
Tanto per fare un esempio: Amiga* rappresenta già il 6% del panorama varietale in Campania (Fonte: dati Cso) (vedi articolo pubblicato su Agronotizie).

 

"La maggior parte dei programmi di miglioramento genetico in corso comprendono parametri relativi al sapore, all'aroma, al colore e alla forma - spiega Lopez Aranda all’Efeagro.com - per soddisfare la richiesta del mercato e del consumatore. Tuttavia, non è facile gestire questi parametri senza perdere la produttività e la redditività che necessariamente devono avere i produttori. Per cercare di ottenere nuove varietà che vadano verso l’esigenza di unire richieste del mercato (sapore e aspetto) e della produzione (produttività e rendita) abbiamo deciso di avviare a supporto delle tecniche tradizionali di miglioramento genetico attività di biologia molecolare (nello specifico fingerprint o impronta genetica).

Queste tecniche innovative permetteranno di rendere un genoma o parte di esso riconoscibile e tracciabile grazie a marcatori genetici. Oltre ad essere importanti per la creazione di nuove varietà potranno dare un contributo anche a diversi altri aspetti quali la certificazione delle varietà, la risoluzioni di casi di sinonimia, per verificare il successo di un'impollinazione controllata e per determinare la presenza di un elemento a base genetica nota”.