La fragolicoltura specializzata italiana, secondo un’indagine condotta dal CSO Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara, nel 2009 presenterà una sostanziale stabilità in termini di superficie coltivata, con circa 3.770 ettari; un dato che ricalca quasi esattamente quello del 2007, in cui gli ettari erano 3.750 (di cui l'80% in coltura protetta ed il 20% in pieno campo - vedi articolo Agronotizie Marzo 2008).

Al Sud i principali bacini produttivi rimangono Campania (23% del totale italiano), Basilicata (13%), Sicilia (8%) e Calabria (8%). Al Nord le regioni leader sono Veneto (18% del totale italiano), Emilia-Romagna (9%), Piemonte e Trentino. Tra queste Campania (+3%), Calabria (+5%) e Sicilia (+1%) presentano un trand positivo rispetto al 2008 mentre sono in calo il Veneto (3%), la Basilicata (1%) e l'Emilia-Romagna (5%). Da citare anche la situazione del Piemonte che vede ridurre di anno in anno la propria superficie fragolicola e che quest’anno segna un -11% rispetto al 2008.

 

Sale l’import e cala l’export
Le esportazioni di fragole dall’Italia si sono notevolmente ridotte negli anni e le produzioni nazionali sono sempre più orientate verso il mercato interno.

Negli ultimi 10 anni, le esportazioni sono passate da oltre 50.000 tonnellate all’anno nel 1998 alle 24.000 tonnellate del 2008 (dato aggiornato a novembre 2008). Il minimo storico è comunque stato raggiunto nel 2007 con le circa 18.000 tonnellate esportate. Il segnale può dunque considerarsi positivo, anche se i quantitativi rimangono piuttosto contenuti se paragonati ad annate più floride.

Il principale mercato di destinazione rimane la Germania anche se le quantità movimentate sono decisamente calate sia per la concorrenza esercitata da altri Paesi esteri sia per le crescenti produzioni tedesche. L’aumento delle esportazioni nel 2008 rispetto al 2007 è dovuto all’incremento dei quantitativi diretti in Germania (+33%), Austria (+36%) e Svizzera (+14%).

Per quanto riguarda le importazioni si sta verificando un aumento, che sono salite dalle 24.000 tonnellate del 2000 alle 30.000 tonnellate del 2008. Il prodotto estero proviene soprattutto dalla Spagna per il 65% del totale, dalla Francia e dalla Germania (con forti incrementi dei quantitativi movimentati).

 

Al consumatore piace la fragola
Guardando i dati relativi ai consumi si può notare come la fragola sia ancora appetibile al consumatore, in considerazione delle 73.000 tonnellate consumate nel 2008 che rappresenta un dato interessante ed in linea con consumi importanti registrati in anni passati. Positivo è anche il dato riguardante l’andamento dei prezzi al dettaglio che è in continua crescita: si è partiti dai 3 euro/Kg del 2000 per arrivare ai 3.90 euro/Kg del 2008.