L'offerta di pesche, percoche e nettarine in Italia ritorna quest'anno su livelli regolari dopo un biennio segnato dalle gelate, come emerge dalle previsioni di produzione in Europa - Europêch 2022 - recentemente diffuse. Cso Italy (Centro Servizi Ortofrutticoli), che associa molte aziende attive nel settore dell'ortofrutta nazionale, ha partecipato fornendo le stime per l'Italia.

 

L'offerta italiana 2022 è valutata su circa 469.200 tonnellate per le pesche da consumo fresco, quasi 75.000 tonnellate le percoche e poco meno di 537.000 per le nettarine. Si tratta quindi di livelli più vicini alla normalità, per un complesso di specie di circa 1.080.000 tonnellate. Tuttavia, se paragonata ad annate di buona produzione, l'offerta per il 2022 si prospetta inferiore del 12% per le pesche, -19% per le percoche e -12% per le nettarine.

 

Situazione europea 

Per il 2022 in Europa sono attese nel complesso di specie poco meno di 2,9 milioni di tonnellate, +9% rispetto allo scarsissimo 2021. Nonostante la crescita, tali volumi rimangono al di sotto del 20% rispetto alla media degli anni 2016-2020.
Escludendo le percoche destinate prevalentemente alla trasformazione, l'offerta europea attesa è stimata su poco meno di 2,3 milioni di tonnellate, +15% rispetto ai modesti volumi del 2021, ma in flessione del 19% se confrontata con la media 2016-2020.  

 

Effetti delle gelate

Dopo il biennio 2020-21, in cui le gelate hanno duramente colpito i frutteti europei, la produzione sembra ritornare su valori più regolari.
Nonostante anche quest'anno si siano verificate gelate primaverili, hanno influito in maniera più lieve sulla produzione di Italia, Francia e Grecia. Più colpita invece la Spagna, in particolare le regioni settentrionali, Catalogna e Aragona. I valori rimangono comunque contenuti rispetto a qualche anno fa.

 

Le stime per Spagna, Grecia e Francia

In Spagna, le pesche (tonde) sono valutate su 207.000 tonnellate (-26% sul 2021 e -35% rispetto alla media 2019-20), le pesche piatte sono invece stimate su poco meno di 185.000 tonnellate (-19% sul 2021 e -40% rispetto alla media); le nettarine con poco più di 323.000 tonnellate registrano una flessione del 28% rispetto allo scorso anno e -45% rispetto alla media, mentre le percoche attese si posizionano su meno di 182.000 tonnellate in diminuzione del 47% sul 2021 e -39% nel confronto con la media considerata. Si rimarca che nelle aree più settentrionali di Catalogna e Aragona i cali previsti si attestano rispettivamente al -50% e -60% sul 2021 e al -64% e -70% sulla media 2016-2020.

 

In Grecia le produzioni sembrano ritornare su livelli vicini al potenziale dopo un 2021 particolarmente deficitario. I quantitativi di pesche da consumo fresco sono valutati su 209.000 tonnellate (+88% sul 2021 e +2% rispetto alla media 2016-2020), le nettarine sono stimate invece su poco più di 144.000 tonnellate (+189% rispetto all'irrisorio 2021 e +37% su media 2016-20); le percoche risalgono attestandosi su 346.000 tonnellate registrando +38% sul 2021 ma -12% rispetto alla media considerata. Raccolte in ritardo di circa 7 giorni rispetto al 2021.

 

Anche in Francia l'offerta dovrebbe ritornare vicina al potenziale, dopo gli ingenti ammanchi produttivi dello scorso anno. Le stime vedono quantitativi di pesche collocate su poco più di 105.000 tonnellate (+26 sul 2021; +1% rispetto alla media 20165-2020), le percoche sono valutate nel complesso su quasi 3.800 tonnellate (+31% sul 2021, ma -23% sulla media considerata), le nettarine salgono su quasi 88.000 tonnellate (+13% sul 2021 e -2% rispetto alla media).