Tre giorni, 2.500 aziende, 450 stand, oltre 600 animali: superate le 75mila presenze della passata edizione. Agriumbria chiude nel migliore dei modi la sua 50esima volta.

Tanti i temi approfonditi nei tre giorni dell'evento e tante le convergenze che i diversi settori agricoli si trovano a condividere: sostenibilità, innovazione continua, formazione, investimenti in tecnologia, sicurezza e giovani in agricoltura.
Come spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa: "Siamo molto soddisfatti dei numeri raggiunti e dei temi proposti in questa edizione speciale di Agriumbria. La soddisfazione è quella che ci arriva anche dai nostri espositori, dai partner, dalle federazioni e dalle associazioni di categoria".
 
 

Zootecnia: premi, gare e mostre

Si chiama "C'è", pesa 1.640 kg, è allevato a Perugia dall'azienda agricola fratelli Lucchetti ed è il toro di razza Chianina più grande e bello d'Italia.

Toro C'è premiato ad Agriumbria
Il toro "C'è" premiato ad Agriumbria

Non solo premi, però, al centro dell'attenzione della fiera anche la genetica delle razze bovine che in Italia è un fiore all'occhiello. I semi riproduttivi delle razze italiane sono i più richiesti al mondo. La maggior parte degli allevamenti di carne americani (gli Usa sono i più grandi allevatori al mondo) è "firmata" da riproduttori italiani.

Molto vistate la mostra fotografica sui cinquanta anni di zootecnia ad Agriumbria a cura di Anabic e le mostre delle razze Chianina, Romagnola, Marchigiana, Maremmana e Podolica. Per le razze a duplice attitudine (latte e carne) forte interesse per la Pezzata rossa italiana.
Ottimi risultati anche dalla gara interregionale della Frisona.

A completare il panorama della biodiversità, la vetrina delle razze equine (Caitpr, Cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido; Haflinger Italia; Maremmano; Cavallo del Catria e Norico) e gli asini delle razze Asinara, Amiatino e Martina Franca.

Come spiegano dall'Associazione italiana allevatori: "Qui ci sono i migliori esemplari e i migliori allevamenti e aggiudicarsi un premio, oltre a ripagare per il tanto lavoro fatto, dà tanta visibilità in termini commerciali. Agriumbria è un momento importante per la zootecnia italiana, c'è un livello alto e qui arrivano i migliori allevatori".
 

Nuove sfide per i contoterzisti

Agriumbria 2018 conferma i contoterzisti quali "portatori sani di innovazione in agricoltura", sottolinea Sergio Bambagiotti, presidente dell'associazione Contoterzisti Umbria. "Siamo pronti ad accettare le sfide che la rassegna agricola umbra ci ha lanciato, come dotarci di mietitrebbie dedicate solo alla raccolta di cereali per celiaci, come i ceci, di macchinari per operare nei 20mila ettari del Progetto nocciola Italia della Ferrero, così come di carri miscelatori, nonostante solo in poche aree dell'Umbria ci sia una concentrazione di stalle sufficiente a rendere sostenibile questo servizio dal punto di vista economico".

"La nostra associazione - precisa il presidente - collabora già con gli istituti di agraria per la formazione di contoterzisti nativi digitali e da sempre è partner delle aziende agricole medio piccole rendendo accessibili a tutti le macchine e le tecniche agricole più innovative, produttive e rispettose dei terreni. Ciò che manca è una politica a sostegno dei nostri sforzi per garantire la tracciabilità e la sicurezza della filiera oltre che il rispetto dei più rigorosi disciplinari di produzione".

Nello specifico sono stati due i momenti ad Agriumbria che hanno coinvolto i contoterzisti. Il primo è stato il convegno "Contoterzista o mezzi propri? Facciamo i conti" con interventi di Guido Gatti (presidente di Anga Umbria), Gabriele Chiodini (dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell'Università di Perugia) e dello stesso Sergio Bambagiotti.
Il secondo evento, invece, è stato dedicato alla "Mother Regulation - Nuova omologazione per le macchine agricole", con Sergio Bambagiotti, Rodolfo Catarzi (responsabile del progetto sicurezza Unacma), Domenico Papaleo e Lorenzo Iuliano (Federunacoma) e Andrea Stortini (direttore contoterzisti Umbria).

"Entrambi i convegni - afferma Sergio Bambagiotti - sono stati dei momenti di formazione e informazione sulla necessità di sinergie stabili tra agricoltori e contoterzisti per introdurre stabilmente in agricoltura concetti quali 'controllo di gestione', 'sostenibilità economica' oltre a trattori, rimorchi e attrezzature di nuova omologazione europea, più sicuri ed efficienti ma anche più costosi. Tutto ciò però richiede il coinvolgimento diretto in ogni sede dei contoterzisti, quale componente della filiera in grado di portare concretamente l'innovazione nei campi".
 

Appuntamento ad Eima Show 2018

Appuntamento con le prove nei campi previste dal 13 al 15 luglio prossimi presso l'azienda agraria dell'Università a Casalina.

Eima Show è infatti una manifestazione promossa da Umbriafiere in partnership con Eima e con numerosi soggetti istituzionali, Università di Perugia e Fondazione per l'istruzione agraria, con le associazioni di categoria, Coldiretti Umbria e che vede la presenza di Federunacoma.

Queste tre giornate di luglio rappresenteranno per Umbriafiere un salto di qualità, evoluzione dinamica di Agriumbria, che riesce così a mettere in mostra le migliori macchine e mezzi direttamente con prove nei campi. Un evento pensato per gli imprenditori agricoli che avranno così la possibilità di confrontare le loro esigenze direttamente con chi le macchine le progetta e le costruisce.