I Pif coinvolgono gli operatori della filiera agroalimentare, come produttori, imprese di trasformazione, aziende di commercializzazione. L'obiettivo è favorire una riorganizzazione del settore primario, favorendo l'integrazione sui mercati. Rappresentano uno strumento efficace per sostenere la redditività delle aziende e incentivare l'innovazione.
I sei progetti ammessi sono stati presentati riguardanti le filiere dei seminativi biologici, dell'agricoltura biologica, dell'allevamento da carne, di quella da latte e di quella per la produzione di malto e della produzione di vino e olio.
In particolare, per l'agricoltura biologica e lo sviluppo dei seminativi biologici, sono stati presentati due progetti: filiera agricola biologica Marche per la produzione e trasformazione di sementi, cereali, legumi e carni avicole biologiche e filiera marchigiana per la valorizzazione dei seminativi biologici per la produzione e trasformazione di cereali e legumi biologici.
Per le filiere zootecniche sono stati presentati i progetti della filiera carni della Marca per l'allevamento e trasformazione di bovini certificati qualità Marche QM e Igp e della filiera latte e caseari per la produzione di latte fresco QM e di formaggi Dop e Stg.
Infine sono stati presentati i progetti della filiera del malto per la produzione e la maltazione di cereali QM con prevalenza di orzo trasformato in malto per birra agricola e prodotti della pasticceria, e della filiera qualità picena per la produzione di vini Doc e Igt e di olio e vino biologico.
In totale con i sei Pif sono stati presentati 65 progetti individuali. Di questi, 54 sono stati considerati ammissibili e 51 saranno subito finanziabili per un contributo complessivo superiore a 15 milioni di euro.
Gli altri tre saranno finanziabili dopo l'approvazione dell'ultima modifica del Programma di sviluppo rurale da parte della Commissione europea che ha già espresso parere favorevole sia sulla modifica, sia sull'utilizzo delle risorse della solidarietà del sisma 2016 per i Pif ricadenti nella zona terremotata. La decisione è attesa entro febbraio e consentirà di assegnare ulteriori 700mila euro di contributi.
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Fonte: Regione Marche