La spinta propulsiva di Expo ha accelerato una tendenza positiva in atto con l'aumento dei giovani lavoratori agricoli nelle campagne che riguarda sia gli occupati dipendenti, che crescono del 15%, sia quelli indipendenti (imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari o soci di cooperative agricole) che vedono una crescita del 9%.

L'incremento si registra sia tra i ragazzi (+16%) che tra le ragazze (+5%), a testimoniare che l'appeal del settore agricolo tra i giovani è ormai trasversale ai generi.
Un risultato record rispetto al dato generale che vede l'occupazione giovanile nei vari settori crescere dell'1%, frutto di un avanzamento del 2% per commercio, alberghi e ristoranti e del 3% negli altri servizi; mentre arretra, sia pure leggermente, l'industria.
E' quanto emerso presso le Cantine Cantele a Guagnano, nel corso del confronto tra il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo e i 50 partecipanti alla Summer school organizzata dall'associazione Rena a Lecce che chiude i battenti il primo settembre 2016.
 
"Con l'avvio dei bandi previsti dai piani di sviluppo rurale - ha affermato il presidente della Coldiretti - ci sono opportunità di insediamento nell'agricoltura italiana per almeno 20mila giovani fino al 2020. Abbiamo di fronte un'occasione forse irripetibile per sostenere il grande sforzo di rinnovamento dell'agricoltura italiana e la competitività delle impese, ma occorre un dialogo costruttivo con la pubblica amministrazione per rendere più agevole e veloce l'accesso alle misure previste".
 
Dal commercio elettronico contadino alla farm adoption, dalla coltivazione online alla carta d'identità digitale degli alimenti, dal "grande fratello" in stalla al virtual tour in campagna fino al crowdfunding per il finanziamento di idee innovative: sono alcune delle esperienze positive che il progetto della Summer school Coldiretti intende moltiplicare sul territorio nazionale, dove le aziende agricole condotte da giovani hanno fame di innovazione.
 
"Parlano il linguaggio dell'innovazione - ha aggiunto il presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele - i dati relativi al lavoro nei campi pugliesi, dove il 35% delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani. Le giornate di lavoro in cui sono impegnati lavoratori agricoli tra i 20 ed i 40 anni sono 4.907.478, pari al 15% del totale nazionale. Numeri ragguardevoli per un settore che fino a pochi anni fa ha vissuto un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile".
 
In Puglia, grazie al Psr, oltre 2200 agricoltori otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l'ammodernamento delle loro aziende. Più di 1700 aziende agricole riceveranno sostegni per la partecipazione a regimi di qualità, a mercati locali e filiere corte, potendo investire nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli.
 
"A crescere è la domanda di livelli più elevati di professionalità - sostiene Serena Minunni, presidente dei Giovani Coldiretti Puglia - con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola. La crescita del digitale e i nuovi strumenti a disposizione sono opportunità che i giovani imprenditori devono cogliere, anche se purtroppo sono ancora troppe le aree rurali che risultano 'isolate' e hanno difficoltà di connessione ad internet".