I vini siciliani e lucani si affermano come le stelle del Mezzogiorno in quel di Barolo (Cn). E' un successo che si concretizza nello scorso fine settimana, in occasione dell'ottava edizione del Festival agrirock "Collisioni" che ha avuto come suggestiva cornice il centro enologico del Piemonte.
 
Grillo e Nero d'Avola conquistano critica, esperti ed importatori stranieri riunitisi al Castello di Barolo sabato scorso, il 16 luglio 2016. Nella sede dell'Enoteca regionale del Piemonte va in scena una degustazione tecnico scientifica sui grandi autoctoni siciliani, promossa dall'assessorato regionale all'Agricoltura della Sicilia.
 
Esperti, sommelier, giornalisti e buyer del settore provenienti da Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Svizzera, Cina, Francia, Italia ed Emirati Arabi, hanno partecipato ad una serie di degustazioni tecniche (private tasting), dedicate ai due principi dei vitigni siciliani, su una selezione di 8 etichette, 4 bianchi e 4 rossi, fornite dal Consorzio di tutela vini Doc Sicilia.
 
La degustazione è stata preceduta da una panoramica sulla Sicilia enologica tra passato e presente e sul forte legame che in Sicilia unisce vino, cibo, cultura, territori, identità e bellezze naturalistiche. L'evento è stato coordinato da Gianni Giardina, enologo dell'Istituto dei vini e degli oli di Sicilia.

"Sicilia: terra di qualità. E' stato questo il messaggio che abbiamo voluto lanciare al pubblico di 'Collisioni' e agli esperti del settore vitivinicolo riuniti per l'occasione a Barolo" afferma l'assessore regionale all'Agricoltura Antonello Cracolici.
"I vini siciliani sono stati molto apprezzati e abbiamo favorito l'apertura di nuovi canali commerciali per i nostri produttori. La Sicilia ha destato grande interesse per ciò che ha da offrire, in termini di bellezza, natura, cultura e gusto".

Sabato scorso il vino della Basilicata è stato un altro dei protagonisti dello spazio Food&Wine di Collisioni dove si sono alternati momenti di assaggi e degustazioni, a dialoghi con il pubblico di esperti e giornalisti sul tema della scoperta della ricchezza e della qualità del made in Italy per vino e cibo.
 
Sono 25 le aziende di produttori della Basilicata del vino che hanno segnato una presenza al festival nazionale agrirock Collisioni che si è tenuta nella capitale enoica delle Langhe e coordinate dall'Enoteca regionale lucana.
 
"L'invito e la partecipazione all'evento della Basilicata con i suoi produttori - dichiara l'assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia - in rappresentanza della biodiversità straordinaria che l'Italia vanta nel settore, nasce dai contatti scaturiti dalla partecipazione al Vinitaly 2016 ed al coordinamento della nostra Enoteca regionale. E' ancora un riconoscimento del grande percorso di crescita dei nostri viticoltori, che in questi anni hanno saputo migliorare la produzione a tal punto da essere all'altezza del confronto con gli altri vini italiani. L'Aglianico Lucano, nostra produzione di punta, con orgoglio ha rappresentato il brand Basilicata in sinergia con il territorio e con Matera capitale europea della cultura 2019".
 
Nella mattinata del 16 luglio la degustazione dei vini della Basilicata è stata curata del giornalista enologico ed enogastronomico Ian D'Agata. I vini sono stati introdotti dal presidente dell'Enoteca regionale lucana Paolo Montrone.

La degustazione è stata guidata in lingua inglese per permettere ai partecipanti provenienti da tutto il mondo, tra cuochi stellati, giornalisti e sommelier di fama internazionale e i migliori ristoratori al mondo di gustare e comprendere il meglio delle eccellenze del comparto vitivinicolo lucano.  

Nel pomeriggio, alle ore 16:30 sul palco Food&Wine del Castello di Barolo si è tenuto un momento di incontro "Piemonte-Basilicata" con l'assessore regionale all'Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero e l'assessore lucano Luca Braia.