Anche in Campania c’è voglia di olio extravergine di oliva Igp a dimensione regionale. E mentre la Puglia ha già lanciato la pubblica audizione e la Basilicata si appresta ad insediare il comitato promotore, nei giorni scorsi si è formalizzata la costituzione del comitato promotore dell’Igp Olio extravergine di oliva "Campania".

Luogo dell’evento: San Michele di Serino, in provincia di Avellino, negli stabilimenti Olio Basso. Qui il padrone di casa, l’amministratore unico dell’azienda Sabino Basso, ha accolto i rappresentanti di Confagricoltura, Cia, Coldiretti e degli Oleifici Mataluni di Montesarchio, altro importante polo produttivo attestato in provincia di Benevento.

All’incontro ha partecipato il presidente della sezione olivicola di Confagricoltura Campania, Antonio Casazza, insieme al direttore regionale di Confagricoltura, Paolo di Palma e il direttore di Confagricoltura Salerno, Carmine Libretto.

La riunione è stata anche l’occasione per promuovere ed unire tutti gli attori della filiera olivicolo-olearia campana, caratterizzata da produttori piccoli e medi e da una trasformazione dai caratteri industriali.

In tema di promozione dei prodotti e di costi, Antonio Casazza ha concordato con l’amministratore Basso, nel concedere condizioni diverse per facilitare la competitività nel settore, vista la situazione dei mercati esteri.

“Potete essere un punto cruciale di riferimento per le aziende e per ascoltare le difficoltà delle piccole e medie imprese" ha detto Casazza, rivolto ai rappresentanti degli oleifici.

Casazza, a margine dell'incontro, ha detto: "Ho proposto di sostenere le reti di impresa con le piccole aziende che possono migliorarsi lavorando per un’olivicoltura di tipo intensivo e superintensivo: una tecnica non molto diffusa in Campania, ancora legata a modelli olivicoli tradizionali. E’ questo un primo step per poter raggiungere il traguardo del marchio di qualità, come accaduto in altre Regioni, come la Sicilia e la Calabria".