Indignazione e delusione per l’ennesimo rinvio delle misure a lungo invocate e finora inutilmente attese dai produttori europei di frutta estiva alle prese con una delle crisi più drammatiche degli ultimi anni. “Sono questi – dichiara il presidente nazionale del Settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative, Davide Vernocchi – i sentimenti che animano la nostra base dopo l’esito negativo dell’incontro svoltosi a Bruxelles tra la Commissione europea e i rappresentanti dei cinque Paesi principali produttori di frutta (Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Francia), alla luce della situazione sempre più pesante con quotazioni all’origine arrivate a 15 centesimi al chilo”.

Chiedendo ancora dati che peraltro le singole amministrazioni avevano già fornito – prosegue Vernocchi – la tecnostruttura europea si dimostra lontana dai produttori di ortofrutta, un settore che tra l’altro è in grado di creare molti posti di lavoro”.
“Contemporaneamente invece –
sottolinea Vernocchi – i tecnici della Commissione si sono impegnati con grande determinazione per consentire alla Moldavia di raddoppiare le quantità di prodotti ortofrutticoli esportati sul mercato comune in regime di libero scambio secondo un accordo che entrerà in vigore il 1° settembre”.

Chiediamo – conclude il presidente del Settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative – che lo stesso impegno sia dedicato anche alla soluzione tempestiva dei gravi problemi dei produttori di frutta estiva, che fino ad oggi purtroppo da Bruxelles hanno ottenuto soltanto risposte interlocutorie”.