Tifo tutto veneto per i giovani pescatori veneziani e un frutticoltore trevigiano finalisti dell’Oscar Green edizione 2013, il concorso nazionale che premia le idee, i progetti e le scelte della nuova generazione di imprenditori agricoli. Il premio all’innovazione promosso sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica italiana da Coldiretti Giovani Impresa vedrà protagonisti domani, mercoledi 11 dicembre alle 9.30 nella sede di Palazzo Rospigliosi a Roma, i “coltivatori del mare” under 30 della Cooperativa Adriamar di Cavallino Treporti che gareggiano per la sezione “Non solo agricoltura” con la loro attività esempio di itti-turismo-coltura. I ragazzi di Adriamar, guidati da Gabriele Bozzato,  seminano 60 ettari di specchio d’acqua e raccolgono cozze e mitili anche in regime biologico. Hanno incrementato la filiera corta dalla pesca alla vendita in giornata nelle bancarelle dei mercati. Nella stagione estiva offrono il servizio di gastronomia direttamente nei camping e sono promotori di pacchetti turistici.

Con loro anche un collega trevigiano di origine tedesca: Philiph Breinterberger in sfida nella categoria “Esportare il territorio”. Insieme al fratello producono kiwi a Trevignano in provincia di Treviso e da qualche anno hanno confezionato il “kiwyni” ovvero la polpa del frutto trasformata in succo, una bibita sana per i bambini e un concentrato di vitamine per tutti. Lo smoothie è l’ultimo nato “in casa” e  ha trovato segmenti di mercato in America, Canada e Australia.

Per festeggiare la migliore gioventù impegnata nel lavoro dei campi, mestiere sempre più creativo, sarà inaugurato il primo SaloneIl made in Italy che batte la crisi” con le proposte vincenti dei neo coltivatori provenienti dalle diverse regioni. A premiare i vincitori ci saranno Nunzia De Girolamo, ministro Politiche agricole, Guido Barilla, presidente Barilla, Luca Palamara, sostituto procuratore di Roma, Vittorio Sangiorgio, delegato Coldiretti Giovani Impresa e Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti, che discuteranno anche su “Quale Italia domani?”. In politica e in economia è in atto una svolta generazionale per battere le difficoltà attraverso la valorizzazione del made in Italy ancora in grado di offrire concrete opportunità di lavoro. Lo sostengono i giovani della Coldiretti che vogliono dimostrare con i fatti che la crisi si può vincere e il lavoro si può creare se si crede e si scommette sulla distintività nazionale.