Mentre l'ondata di gelo polare sta avviandosi alla fine, l'agricoltura fa il suo elenco dei danni, che hanno già superato i 500 milioni di euro. Ma - denunciano le organizzazioni agricole - bisogna fare anche altri conti: quelli sui rincari, che da qualche giorno stanno facendo impazzire i prezzi di frutta e verdura sui banchi dei mercati e sugli scaffali della grande distribuzione.

"E' il copione di un film già visto troppe volte" dichiara Confagricoltura: i prezzi di frutta e verdura, sebbene in molti casi aumentati per i consumatori, hanno determinato per gli agricoltori variazioni in positivo assolutamente marginali e solo per i prodotti colpiti da forti cali produttivi, mentre per la frutta le variazioni sono praticamente nulle.

Per gli ortaggi più colpiti dal gelo, come radicchio, indivia e cavolfiori, sono certamente possibili rincari, ma - è bene sottolineare - si tratta di rincari che in assoluto sono nell'ordine di qualche centesimo per chilogrammo: 10-12 centesimi in più per un chilo di radicchio o di peperoni, addirittura solo 2-4 centesimi in più a chilo per indivia, finocchi, lattuga e cavolfiori. "A questo punto – sottolinea Confagricoltura - è francamente ovvio che i rincari al consumo sono frutto di fattori speculativi esterni alle aziende agricole, non certo dell’aumento dei prezzi all’origine".

Per alcuni prodotti orticoli, poi, le quotazioni all'origine sono ferme (pomodori in serra e ciliegini) e per altri, come le tanto zucchine, addirittura si registra un calo delle quotazioni all'origine, che sono arrivate a meno di un euro a kg con una riduzione di 14 centesimi per chilogrammo, quotazione pari al 12,5% in meno rispetto alla settimana precedente e leggermente inferiore a quella della stessa settimana dello scorso anno.

Per quanto riguarda la frutta, invece, i prezzi sono praticamente fermi rispetto alla settimana precedente (e la cosa si giustifica anche considerando che a parte gli agrumi la fase di raccolta è già da tempo conclusa) e tutti in calo, anche fortemente (ad esempio kiwi: -12,8%; mandarini: -17,4% e pere: -43,3%), rispetto alle quotazioni all'origine dello scorso anno.

 

Salgono i prezzi al dettaglio, crollano quelli all'origine

Un crollo record del 25% nei prezzi pagati agli imprenditori agricoli a gennaio 2012 è stato fatto registrare per gli ortaggi

Secondo Coldiretti, quest'anno si è verificata una flessione complessiva dei prezzi agricoli del 3% rispetto all'anno scorso, con un ribasso del 9% per le coltivazioni e un aumento del 4% delle produzioni da allevamento, con un effetto negativo sul Pil agricolo nel primo mese del 2012. Nell'intero comparto, gli ortaggi con il calo del 25% sono quelli che hanno fatto segnare la peggiore performance, ma una flessione del 19% si registra per l'olio di oliva, del 12% per i cereali e dell'8% per la frutta. 

 

I danni Regione per Regione

Quello appena concluso sembra già essere un evento destinato a cambiare per sempre il paesaggio del territorio nazionale, al pari di quanto è avvenuto con le gelate del 1985. Il primo bilancio dei danni, Regione per Regione, verrà fatto nel corso dell'incontro organizzato oggi 16 febbraio 2012 - ore 10,00 a Roma da Coldiretti ed Italia Nostra sui paesaggi agrari minacciati da abusivismo edilizio, mancata tutela dell'originaria destinazione, dissesto idrogeologico, cementificazione e interventi speculativi per la produzione energetica. Sarà allestita una mostra di immagini sui principali paesaggi agrari maggiormente a rischio e divulgata la prima analisi Swg/Coldiretti sul contributo del paesaggio al valore del Made in Italy. All'iniziativa partecipano - oltre a Sergio Marini, presidente Coldiretti e ad Alessandra Mottola Molfino, presidente di Italia Nostra – il coordinatore nazionale degli Assessori all'Agricoltura Dario Stefàno e numerosi esperti tra cui Roberto Weber (presidente Swg), Pietro Bevilacqua (Università La Sapienza di Roma), Andrea Mancini (Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici Istat), Corrado Ievoli (Università del Molise), Giampaolo Pioli (Sindaco di Suvereto e presidente dell'Associazione nazionale Città del Vino) e Livio De Santoli (Università La Sapienza di Roma). Modera il convegno Stefano Masini, responsabile Area ambiente e territorio della Coldiretti.