"La pioggia caduta nei giorni scorsi non consente l'accesso ai terreni per le tradizionali operazioni colturali ed impedisce la semina autunnale". E' quanto afferma la Coldiretti che commenta gli effetti della nuova ondata di maltempo che ha colpito la penisola. 

Passata la paura per la piena, sottolinea la Coldiretti, in campagna restano i campi bagnati, dove non si riesce a seminare nei tempi utili per le coltivazioni; a rischio c'è soprattutto la semina del grano. 

L'autunno 2010 è stato segnato dalla pioggia continua ed intensa che, oltre ad avere provocato gravissimi danni alle coltivazioni ed agli allevamenti, rischia di modificare gli orientamenti colturali in molte aree del Paese. 

"L'arrivo del grande freddo in Italia - aggiunge la confederazione - arriva in un anno che ha fatto registrare, secondo i dati del National oceanic and atmospheric administration (Noaas), la temperatura media sulla terra e sugli oceani più elevata della storia delle rilevazioni, iniziata nel 1880, pari a 58,53 gradi Fahrenheit (14,73 gradi Celsius), un valore di 1,13 gradi Fahrenheit (0,63 celsius) superiore alla media del ventesimo secolo". 

"Una situazione - conclude la Coldiretti - che spinge a confermare e ad incentivare l'impegno per contrastare i cambiamenti climatici, ai quali possono contribuire modelli di consumo più responsabili che abbattono l'emissione di gas serra".