"Finita la pioggia, in Campania si cominciano a contare i danni. La più colpita è la provincia di Salerno: 3.500 ettari, quasi 500 milioni di euro tra produzione e danni strutturali, almeno 8mila posti di lavoro a rischio", queste, nel provvisorio bilancio di Confagricoltura, le cifre dell'ondata di maltempo. 

Secondo Confagricoltura sono in pericolo le coltivazioni e le produzioni di pregio nella Piana del Sele e nel Vallo di Diano, tra le terre più fertili della zona. Le eccezionali precipitazioni hanno fatto esondare i fiumi Sele e Tanagro, provocando ingenti problemi soprattutto ai frutteti, agli agrumeti, alle serre, al vivaismo e alle colture invernali di ortaggi.

Particolarmente critica situazione ad Eboli e Capaccio, zona di produzione del carciofo bianco e di quello di Paestum Igp. 

A giudizio dell'organizzazione l'emergenza dell'agricoltura nel salernitano si configura come un problema nazionale e servono stanziamenti immediati ed adeguati per rimediare ai danni e far ripartire il settore. 

Confagricoltura sottolinea la gravità dell'allarme chiedendo al ministro Galan di intervenire sul Governo e al presidente della Regione Campania, Caldoro, di dichiarare lo stato di calamità per le zone flagellate dal maltempo. 

"Il problema è non solo ambientale, ma anche sociale - rileva Confagricoltura - perché il comparto agricolo è ad elevatissima occupazione, in virtù delle colture specializzate caratteristiche del territorio. E nei prossimi mesi si stima che possano saltare 8mila posti di lavoro".

L'appello di Confagricoltura Campania

"Non lasciateci soli", è questo il grido d'allarme lanciato dal presidente di Confagricoltura Campania Michele Pannullo sull'emergenza maltempo. 

"Il maltempo di queste ore - spiega Pannullo - ha provocato una vera e propria emergenza in tutto il territorio regionale ed in particolar modo nel territorio salernitano, che sta mettendo a rischio non solo le coltivazioni e le produzione di pregio di questo periodo, ma provoca anche danni ingenti all'occupazione del settore". 

"Abbiamo chiesto - informa il presidente della Confagricoltura Campania in una lettera indirizzata al presidente della Regione Campania Caldoro ed agli assessori regionali all'Agricoltura, all'Ambiente ed alla Protezione civile - di intervenire in modo efficace e di adoperarsi per quanto necessario al fine far riconoscere lo stato di calamità nei luoghi flagellati dal maltempo". 

Rosario Rago, vicepresidente regionale di Confagricoltura Campania e presidente provinciale di Confagricoltura Salerno afferma: "Anche l'emergenza nel salernitano è un problema nazionale. Abbiamo bisogno di stanziamenti adeguati per affrontare la crisi. Condivido in pieno - sottolinea Rago - l'allarme lanciato dal presidente della provincia di Salerno Cirielli al Governo. Il problema è - continua il vicepresidente della Confagricoltura Campania - non solo ambientale, ma anche occupazionale. Il comparto agricolo, solo nella provincia di Salerno dà lavoro a circa 250mila tra operai ed addetti a vario titolo e stimiamo una perdita occupazionale di circa 20mila posti di lavoro nei prossimi mesi a causa dell'emergenza".