Le abbondanti piogge delle ultime ore, abbattutesi sul sud dell'Italia, stanno provocando frane ed alluvioni in Calabria e Sicilia, dove si registrano forti disagi per chi viaggia sulle strade ed in treno, e dove sono stati quasi completamente interrotti i collegamenti marittimi.
"Tutti i 409 comuni della Calabria sono considerati a rischio per frane e alluvioni, anche per effetto della progressiva cementificazione del territorio, che ha sottratto terreni fertili all'agricoltura". E' quanto afferma la Coldiretti che commenta l'ondata di maltempo che sta colpendo il sud Italia.
"La situazione della Calabria - spiega la Coldiretti - è più grave rispetto alla media nazionale, che vede 5.581 comuni, il 70% del totale, a rischio idrogeologico, dei quali 1.700 a rischio frana, 1.285 a rischio di alluvione e 2.596 a rischio per entrambe le calamità. Il progressivo abbandono del territorio ed il rapido processo di urbanizzazione spesso incontrollata - conclude la Coldiretti - non è stato accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque ed è necessario intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza idrogeologica del Paese".
La preoccupazione dell'Anbi
"Secondo alcune fonti, la regione Calabria starebbe valutando l'opportunità di richiamare immediatamente in servizio gli operai forestali attualmente in cassa integrazione. E' la testimonianza della grande apprensione con cui si sta vivendo l'emergenza maltempo in atto, di cui e' annunciato il protrarsi per altri due giorni".
E' quanto afferma il presidente dell'Anbi-Associazione nazionale bonifiche irrigazioni e miglioramenti fondiari Massimo Gargano che commenta le notizie sul maltempo che sta colpendo le zone meridionali del Paese.
L'Anbi ricorda che il 100% dei comuni calabresi ricade in aree classificate ad alto rischio idrogeologico e che la proposta dell'associazione per la riduzione del rischio idrogeologico, presentata nello scorso gennaio, prevede un piano pluriennale di interventi per un investimento complessivo di circa 126 milioni di euro.
"Stiamo ancora attendendo - conclude Gargano - un qualsiasi segnale dal Governo, mentre i fenomeni atmosferici stanno dimostrando la crescente fragilità del territorio italiano. In Italia continuiamo a stanziare molti più fondi per riparare i danni da eventi naturali piuttosto che per contenerli".
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Fonte: AgricolturaOnWeb