"Il 30% del cibo acquistato che in Italia, a causa degli sprechi, finisce nella spazzatura sarebbe sufficiente per sfamare due volte l'intera popolazione del Burundi a conferma che la distribuzione della ricchezza è il principale ostacolo alla lotta alla fame".

E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Fao sul calo, per la prima volta da 15 anni, del 9,6% degli affamati nel mondo che restano tuttavia pari a 925 milioni. 

"La fame nel mondo si sconfigge puntando sull'agricoltura con adeguati investimenti anche nei Paesi in via di sviluppo e non solo con il libero  mercato. Quest' anno è diminuito il numero degli affamati, ma questa buona notizia è probabilmente dovuta solo all'andamento dei prezzi delle commodities agricole sui mercati internazionali, che sono calati nei mesi passati rendendo piu' agevole l'approvvigionamento".

Lo sottolinea Confagricoltura aggiungendo che: "L'agricoltura – rileva l'organizzazione - deve tornare ad essere strategica nelle scelte di politica internazionale e l'autoapprovvigionamento alimentare  è un obiettivo da raggiungere e consolidare".