La Toscana sta per aprire un nuovo bando sul benessere animale con una dotazione di ben 6 milioni di euro.

 

Il bando, attivato sulla misura 14 dello Sviluppo Rurale, prevede contributi per gli allevatori che nel 2024 adotteranno specifici accorgimenti di allevamento che superino gli standard minimi previsti dalla normativa sul benessere animale.

 

Modalità di allevamento che dovranno garantire anche una maggiore biosicurezza, permettendo di avere condizioni igieniche e sanitarie migliori, anche per la prevenzione delle malattie infettive, in particolare di quelle trasmissibili all'uomo attraverso gli alimenti, e per la riduzione dei rischi legati al fenomeno dell'antimicrobico resistenza.

 

L'attenzione al benessere e alla biosicurezza deriva non soltanto da una crescente sensibilità etica verso gli animali allevati, ma soprattutto dalla consapevolezza che il miglioramento delle condizioni di allevamento porta ad un miglioramento della quantità e qualità delle produzioni zootecniche e della sicurezza degli alimenti ottenuti.

 

Al bando potranno partecipare tutti gli agricoltori in attività che allevano bovini da carne o da latte, bufale, capre, pecore e suini, con una consistenza di almeno 10 Uba (Unità di Bestiame Adulto).

 

I miglioramenti delle condizioni di allevamento sono riferiti a tre aree:

  • area A - gestione aziendale e personale;
  • area B - strutture e attrezzature;
  • area C - animal based measures, cioè le misure relative agli animali.

Per l'area A, relativa alla gestione e al personale potranno essere migliorate:

  • la preparazione tecnica del personale addetto agli animali;
  • le modalità di formulazione della razione e la gestione della somministrazione degli alimenti e dell'acqua agli animali;
  • l'igiene e la pulizia degli impianti, degli spazi e delle strutture di allevamento. 

Per l'area B relativa alle strutture e alle attrezzature i miglioramenti potranno riguardare:

  • l'ampiezza e la disponibilità degli spazi di stabulazione;
  • le caratteristiche degli spazi di allevamento all'aperto, per garantire il riparo dagli agenti atmosferici ed una sufficiente disponibilità di acqua;
  • le caratteristiche strutturali dei ricoveri;
  • le dimensioni e il funzionamento degli impianti disponibili nelle strutture di stabulazione;
  • le condizioni microclimatiche delle strutture di stabulazione;
  • la qualità dell'ambiente di stabulazione, relativa alla circolazione dell'aria, alla luminosità, all'allontanamento dei gas nocivi e alla polverosità.

Per l'area C relativa alle misure per gli animali potranno essere migliorate:

  • le condizioni generali dell'animale in relazione al suo equilibrio psicofisico, allo stato di nutrizione, alla presenza di lesioni e delle principali patologie;
  • la riduzione o l'abolizione delle pratiche di mutilazione;
  • la riduzione dell'incidenza della mortalità e delle malattie degli animali.  

Per ottenere i contributi le aziende devono individuare gli aspetti da migliorare e valutare le migliorie tramite il sistema di valutazione denominato Classyfarm, usando lecheck list di valutazione e ottenere un punteggio di almeno 70 punti. 

 

I contributi prevedono:

  • 290 euro ad Uba per vacche e bufale da latte;
  • 230 euro ad Uba per i bovini da carne;
  • 240 euro ad Uba per pecore e capre;
  • 170 euro ad Uba per i suini.

Il contributo massimo che può essere dato ad un allevamento è di 50mila euro.

 

I contributi sono poi cumulabili con quelli dell'ecoschema 1 per la riduzione dell'antimicrobico resistenza e il benessere animale.

 

Le domande potranno essere inviate a partire dal 15 gennaio fino al 15 maggio 2024.

 

Gli impegni relativi ai miglioramenti da adottare dovranno essere tenuti da gennaio a dicembre 2024.

 

Per tutti i dettagli si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.