Due esemplari adulti di Vespa velutina sono stati ritrovati in una trappola per il monitoraggio dei calabroni in un apiario nel comune di San Damiano al Colle, nell'Oltrepò Pavese, al confine con la provincia di Piacenza e quindi con l'Emilia-Romagna.

A darne notizia è stata la rete StopVelutina in un comunicato pubblicato il 25 aprile 2021 dopo la segnalazione fatta il 23 aprile dal signor Arcangelo Montemurro, l'apicoltore che ha trovato i due insetti e ha pubblicato delle foto su un gruppo Facebook di apicoltura.

Dopo il ritrovamento è intervenuto Mattia Bellinzona, apicoltore dell'Associazione provinciale apicoltori piacentini, che ha prelevato i due insetti e li ha fotografati per l'identificazione.

Si tratta del primo ritrovamento del calabrone asiatico nel territorio amministrativo della Lombardia, ma di fatto in una zona di confine di regione. Un ritrovamento quindi che interessa l'Oltrepò Pavese, ma in prospettiva anche la Pianura Padana Centro occidentale, dal momento che non ci sono particolari barriere naturali e quindi esiste un elevato rischio di diffusione.

Nel Nord Italia al momento Vespa velutina è presente in Liguria e in varie zone del Piemonte meridionale, mentre altri ritrovamenti avvenuti negli anni scorsi nel Piemonte Nord occidentale e in Veneto sono rimasti episodi isolati, dopo i quali non è più stata rilevata la presenza dell'insetto.

I due esemplari ritrovati nell'Oltrepò Pavese sono ora attesi al Crea agricoltura e ambiente di Bologna per stabilire con certezza se siano regine o operaie, anche se in questo periodo della stagione è più probabile che siano regine.

Difficile invece dire da dove possano essere arrivate. Potrebbero arrivare dalle colline del Piemonte orientale, dove il calabrone asiatico è ormai insediato, o anche dalla Liguria, nonostante la barriera naturale dell'Appennino. Ma non si può escludere nemmeno un trasporto accidentale su ruota, assieme a delle merci.

I tecnici di StopVelutina intanto si sono già attivati con le associazioni locali di apicoltori, l'Associazione provinciale apicoltori piacentini e Api Lombardia, e hanno preso contatti con le associazioni nazionali per intensificare il monitoraggio nella zona.