I risultati del 2019
Con 50.176 tonnellate di prodotto nel 2019 la Mozzarella di bufala campana cresce di un altro 1,6%, grazie all’aumento della produzione di latte di bufala idoneo alla trasformazione di Mozzarella Dop dell’ 1,5% e che si è attestato a fine anno a 278.215 tonnellate.Una crescita non esaltante come quella degli ultimi anni, e che nel solo 2018 aveva toccato il 5% sull’anno precedente, ma che sconta una serie di problemi strutturali che tocca ora alla politica risolvere: a partire dalla questione dell’estensione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola dove pascola il 98% del patrimonio bufalino della Regione Campania, che incide in maniera rilevantissima sull’area Dop, la quale si estende anche al Lazio meridionale ed al Nord della Puglia. E senza contare l'incidenza delle zoonosi tra Caserta e Salerno, che continuano a dare filo da torcere agli allevatori. In ogni caso la crescita della produzione e delle vendite nel 2019 c'è ed è come al solito trainata dalle esportazioni.
Mozzarella Dop, marchio registrato all'Ukipo
E il Regno Unito è il terzo Paese per l’export della bufala Dop, rappresentando l’11,31% delle vendite all'estero in volumi ed un giro d’affari di 12 milioni di euro. E con singolare tempismo alla vigilia della Brexit, il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, ha annunciato la novità sul futuro della Mozzarella di bufala campana Dop.“Siamo di fronte a un partner importantissimo, ecco perché il Consorzio ha già provveduto in tempo utile ad affrontare i nuovi scenari. Pertanto, in attesa che venga definita l’intesa sul riconoscimento dei prodotti Dop e Igp, ci sarà una completa tutela della denominazione" rimarca il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani. Fino al prossimo 31 dicembre 2020 è comunque assicurata la libera circolazione di merci e persone.
Il marchio “Mozzarella di bufala campana Dop” era già registrato come marchio collettivo dell’Ue (atto che copre tutti i Paesi intesi come unica area geografica), ma nel momento in cui si è affacciata l’ipotesi della Brexit, con la conseguente possibilità che non potesse proseguire l’applicazione di quei diritti, si è provveduto a designare il Regno Unito in via nazionale attraverso il Protocollo di Madrid. Già nel 2018 è stata inoltrata all’Ukipo - l’Ufficio governativo della proprietà intellettuale britannico - la richiesta di protezione nazionale del marchio. La domanda è stata accolta in via definitiva il 29 aprile 2019, ottenendo il “Grant of Protection”, ovvero la protezione nel Regno Unito.
Grazie a questa azione, esiste dunque una protezione del marchio come titolo di privativa nazionale. Al momento “resiste” nel registro Ukipo anche la registrazione come marchio dell’Unione Europea, che nell’ipotesi di mancato accordo sulle conseguenze dei diritti derivanti dai Mue, cesserà i suoi effetti nel Regno Unito. In quel caso però rimarrà la registrazione nazionale, in virtù della quale si continuerà a garantire piena tutela alla bufala Dop.
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Fonte: Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala campana Dop
Autore: Mimmo Pelagalli