Confagricoltura Campania esprime per questo “Totale soddisfazione” perché da sempre contraria al congelamento del prodotto Dop. E per Cia Campania si tratta “Di un buon segnale” in vista dell'apertura del mercato del Canada, che con il Ceta riconosce il marchio Dop della Mozzarella di Bufala Campana. La Coldiretti, che nella scorsa estate si era detta favorevole alle modifiche richieste dal Consorzio, non assume alcuna posizione pubblica. Silenzio anche da parte del Consorzio tutela mozzarella di bufala campana Dop e dell'assessorato Agricoltura.
La commissione Agricoltura: il prodotto congelato si declassa
In un primo momento, dal tenore delle dichiarazioni del presidente della commissione Agricoltura Maurizio Petracca, non era apparso del tutto chiaro il concetto, presente nella mozione, di declassamento del prodotto - da Dop a non Dop - una volta avvenuto il congelamento, e comunque riservato a mozzarelle dirette ai mercati dei Paesi terzi. Tale concetto, che pure AgroNotizie aveva in qualche modo anticipato nell’articolo apparso l'11 ottobre, aveva generato equivoci.Il parere dell'assessorato: sì alla Mozzarella Dop Frozen
Invece, nel parere della Regione Campania del 13 settembre 2017, si acconsente al congelamento della Mozzarella di bufala Campana Dop al fine della commercializzazione con la sola limitazione: “al di fuori dei territori amministrativi delle regioni coinvolte nell’areale di produzione”. In pratica, la Mozzarella Dop congelata potrebbe vendersi ovunque, secondo il parere, tranne che nelle regioni Campania, Molise, Lazio e Puglia.Confagricoltura Campania: "Totale soddisfazione"
Rosario Rago, presidente di Confagricoltura Campania dice: “Ad una attenta lettura dell’atto d’indirizzo della commissione Agricoltura risulta oggi chiaro che chiede alla giunta la sostanziale cancellazione anche della Mozzarella Dop congelata dalle modifiche al disciplinare di produzione, poiché prevede, per il prodotto congelato per l’esportazione verso i Paesi terzi, l'eliminazione del marchio Dop dalla confezione con l'apposizione della scritta Frozen”.”Confagricoltura, che è sempre stata dell’idea che la Mozzarella di Bufala Campana Dop non vada sottoposta a congelamento - aggiunge Rago - e che tale pratica deve rimanere appannaggio del prodotto non tutelato, non può fare a meno di esprimere totale soddisfazione, pertanto auspico che la giunta regionale recepisca al più presto l’atto d’indirizzo della commissione Agricoltura con il ritiro del parere già espresso e l’emanazione di un parere coerente con il voto del 10 ottobre”.
Cia Campania: "Buon segnale"
“Come dimostra la posizione assunta sul Ceta, acordo che per la prima volta tutelata la Bufala Dop sul mercato canadese- osserva il numero uno di Cia Campania e vicepresidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani Alessandro Mastrocinque - noi siamo apertissimi alle innovazioni, nel settore agricolo ha preso piede la preoccupante piega di criminalizzare qualsiasi novità e questo è autolesionistico. Detto questo facciamo solo alcune osservazioni di merito sul nuovo disciplinare: l'introduzione di nuovi sottoprodotti aumenterà il valore aggiunto della Dop? I produttori sono attualmente strutturati per rispondere a un aumento della domanda? Sono stati fatti adeguati approfondimenti sulle innovazioni relative ai metodi di lavorazione?"In questo senso l’atto di indirizzo approvato martedì 10 ottobre dalla Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania, che riporta il disciplinare alle origini e che riapre la discussione – secondo Cia Campania “E’ un buon segnale”.
“Se non dovessero essere accolte queste richieste rischieremmo di arrivare in Canada non con un prodotto DOP e fresco ma con la Mozzarella di bufala campana Dop congelata. Così si brucia il prodotto, non si valorizza la qualità dell' offerta”, aggiunge il direttore di Cia Campania, Mario Grasso.
“Grazie al lavoro sulla tracciabilità dei prodotti – continua Mario Grasso, direttore di Cia Campania- a noi oggi risulta che gli allevatori non hanno più latte invenduto. Questo significa che la domanda è più alta dell'offerta, il che fa piacere, ma consiglia di monitorare con attenzione ogni passaggio del nuovo disciplinare affinché possano essere garantiti dei prezzi più alti. Siamo disposti a confrontarci per trovare forme e soluzioni dirette ad aumentare la produzione. Su questo - conclude Grasso - bisogna assolutamente puntare ad aumentare la base associativa della Dop, oggi non tutti i produttori sono iscritti al Consorzio".