Un dato in linea con gli ultimi anni: gli agnelli di Sardegna certificati sono passati dai 650mila del 2015 ai 755mila del 2016. Una crescita continua e costante: nel 2011 erano appena 138mila; nel 2012 sono saliti a 346mila, mentre il 2013 ha visto quota 506mila. Infine nel 2014 erano 570mila.
I dati arrivano dagli organismi di controllo Agris (fino a novembre) e Ineq (da novembre a dicembre), che hanno reso noti i capi certificati che tutti possono consultare nel sito istituzionale del Consorzio di tutela agnello di Sardegna Igp.
E c'è tempo ancora fino al 15 marzo 2017 per consultare gli elenchi sul sito del Consorzio di tutela agnello di Sardegna Igp e far correggere eventuali errori, in modo da poter consegnare entro il prossimo 17 marzo ad Agea la domanda di aiuto per il premio accoppiato.
"La crescita degli agnelli marchiati Igp di Sardegna è una notizia positiva e dobbiamo puntare alla certificazione del 100% degli agnelli nati da pecore di razza sarda" commenta il presidente del Contas Battista Cualbu.
"Sicuramente non siamo soddisfatti del prezzo con il quale viene pagato al pastore. Per questo come consorzio siamo impegnati in una serie di azioni mirate a conoscere meglio il mercato. Avremo anche un agente vigilatore in pianta stabile e risorse da poter destinare alla promozione.
A breve parteciperemo, per la prima volta nella storia del consorzio, ad una fiera: la Tuttofood di Milano dall'8 all'11 maggio".
"Per questo riteniamo di fondamentale importanza lavorare in totale trasparenza" continua il presidente.
"I dati sui capi certificati sono pubblici e si possono consultare nel sito del consorzio. Chi non ha nulla da nascondere non ha paura di rendere pubblici i dati. Questa è la base per poter parlare e ascoltare tutti in modo chiaro e onesto, per fare squadra e poter programmare in modo sinergico con tutta la filiera: dal produttore al consumatore, passando dai macellatori e porzionatori".
I dati di Agris e Ineq, ricorda il Contas in una nota diffusa alla stampa, sono quelli ufficiali che determineranno l'erogazione del premio accoppiato. Per questo è fondamentale che i soci verifichino attraverso il sito del consorzio o quello di Ineq (in "istruzioni e dati", sezione dedicata alla Igp agnello di Sardegna "rapporti periodici e continuativi") eventuali errori di registrazione che potrebbero comportare l'erogazione di premi comunitari non corretti.
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Fonte: Consorzio tutela agnello di Sardegna Igp
Autore: Mimmo Pelagalli