A rappresentare l'isola italiana era presente il direttore generale dell'Istituto zooprofilattico della Sardegna Alberto Laddomada.
"Un adeguato controllo di malattie ormai endemiche nel bacino del Mediterraneo come la lingua blu, che rappresenta una minaccia costante per i nostri allevatori, richiede la massima cooperazione tra tutti i paesi interessati. L'accordo tra Sardegna e Corsica va in questa direzione, e a trarne vantaggio saranno entrambe le isole", spiega Laddomada.
"E' un accordo molto positivo che rafforza i nostri legami con la Corsica, in linea con la volontà politica dei presidenti delle due isole, Giuseppe Pigliaru e Simeoni. Purtroppo conosciamo bene quale impatto sociale possano avere le malattie animali in Sardegna, e questo accordo è uno strumento in più per migliorare il loro controllo", ha aggiunto l'assessore della Sanità Luigi Arru.
Il documento si apre con la premessa secondo la quale "la vicinanza geografica di Corsica e Sardegna, nonché gli importanti scambi commerciali tra le due isole, costituiscono un forte legame epidemiologico. La presenza di alcune malattie degli animali (peste suina africana, febbre catarrale ovina, west nile, ed altre), così come la posizione delle due isole sentinelle del Mediteranno, giustificano un approccio armonizzato per il monitoraggio e il controllo delle malattie presenti o a rischio, e pertanto un necessario ravvicinamento delle autorità sanitarie locali".
Le due isole hanno stabilito di organizzare incontri annuali tra le autorità. "Dovrebbe tenersi - è stato scritto - almeno una riunione annuale tra le autorità regionali (Draaf/Sral della Corsica e il Servizio di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare della Regione Sardegna) alternativamente in Corsica e Sardegna, con la presenza dei rappresentanti delle autorità locali (Ddcspp della Corsica e l'Azienda tutela della salute della Regione Sardegna).
In base agli argomenti all'ordine del giorno, scienziati e rappresentanti dei laboratori nazionali di referenza potrebbero accompagnare l'una o l'altra delegazione. Le organizzazioni regionali rappresentative degli allevatori e dei veterinari potranno essere coinvolte interamente o in parte in questi incontri".
Le riunioni avranno l'obiettivo di discutere argomenti tecnici di attualità, stabilire e sviluppare relazioni tra le amministrazioni e gli organismi scientifici in termini sanitari, al fine di favorire gli scambi informali tra i responsabili nel settore del monitoraggio e del controllo delle malattie animali delle due isole, comprendere e discutere meglio le problematiche sanitarie condivise attraverso visite sul campo.
Le autorità sanitarie di Corsica e Sardegna si scambieranno le rispettive strutture organizzative. Identificheranno, in ciascuna delle regioni, delle figure di riferimento per area tematica per facilitare gli scambi tecnici puntuali. Particolare attenzione sarà rivolta all'identificazione di persone che parlano una lingua condivisa da entrambe le regioni (italiano in Corsica, francese in Sardegna, inglese).
A causa della vicinanza geografica e degli scambi di animali, merci e movimenti di persone tra le due isole, è importante che un evento sanitario "insolito" che dovesse verificarsi su una delle due isole (introduzione di un nuovo agente patogeno, diffusione geografica di una malattia presente) sia immediatamente reso noto all'altra, nonostante le notifiche ufficiali fatte all'Oie o alla Commissione europea.
Pertanto, le autorità nazionali e/o regionali proporranno un sistema di preallerta per qualsiasi evento insolito.
Le autorità veterinarie hanno, inoltre, ritenuto importante "organizzare una riflessione per elaborare strategie coordinate in termini di prevenzione dell'introduzione di malattie assenti sulle due isole, di monitoraggio e lotta per le malattie presenti in maniera ricorrente sulle due isole (per esempio: febbre catarrale ovina), prevenzione per le malattie presenti su un'isola e non sull'altra".