La 48° edizione di Agriumbria che si terrà dal 1°al 3 aprile 2016 al Quartiere fieristico di Bastia Umbra (Pg) è un'opportunità per individuare moduli di gestione degli allevamenti che possano essere trasferiti nelle diverse realtà territoriali grazie alla intersettorialità e alla interdisciplinarietà di alcuni settori portanti per la zootecnia, quali la meccanizzazione della filiera agrozootecnica, la mangimistica e l’educazione alimentare, con iniziative promozionali rivolte alle scolaresche e al pubblico.
Un filo conduttore delle tre giornate che Agriumbria 2016 propone con una selettiva presenza di modelli di cantieri di lavoro, a iniziare dalla gestione degli allevamenti sino al confezionamento dei prodotti. La manifestazione umbra intende dare una risposta al susseguirsi di messaggi allarmistici sul consumo di carme rossa e di prodotti lattiero-caseari, non supportati da una corretta informazione scientifica.
Agriumbria, “Polo delle carni italiane”, rappresenta oggi più che mai un’occasione per puntualizzare che il settore zootecnico italiano, con le differenti specie e razze, ha puntato sulla qualità e sulla nutraceutica con costi inevitabilmente più onerosi, ma che trovano una valida motivazione nella sicurezza e nella garanzia della produzione.
L’alimentazione zootecnica fornita dai prati-pascoli, dalla fienagione, dalla produzione di cereali e leguminose indenni da micotossine, trova nelle aree espositive di Agriumbria un’ampia proposta di moduli di meccanizzazione che consentono di ottenere materie prime nei tempi e nei modi richiesti per ottimizzare il rapporto alimentazione e salubrità del prodotto zootecnico. Materie prime che sono alla base di una mangimistica controllata e di elevate proprietà nutritive che le numerose e prestigiose industrie mangimistiche propongono con formulati innovativi in grado di esaltare le componenti organolettiche e sensoriali.
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Fonte: Agriumbria