Il mercato dei suini segna il passo e anche a fine gennaio sulla piazza di Modena i prezzi degli animali da macello sono rimasti fermi e in qualche caso, come per i suini di peso compreso fra 156 e 176 chili, sono scesi di quasi l'1% rispetto alla settimana precedente, fermandosi a 1,30 euro al chilo. A poco è servita, almeno in Italia, la decisione della Commissione europea di aprire gli ammassi privati delle carni suine. Non così nei paesi che più hanno aderito al programma di ammassi, come Germania, Spagna, Danimarca e Olanda, dove le quotazioni di mercato hanno segnato qualche spunto al rialzo, anche se restano inferiori a quelle dell'anno precedente. Così le autorità comunitarie hanno deciso di chiudere gli aiuti all'ammasso che si erano aperti il 4 gennaio.

Traguardo raggiunto
L'ammasso è rimasto attivo per sole tre settimane, ma i quantitativi di carne che hanno usufruito degli aiuti comunitari hanno toccato le 90mila tonnellate previste, un terzo in più della precedente campagna di ammassi, che si era fermata a 60mila tonnellate. Il costo complessivo per le casse della Ue è di 27,6 milioni di euro e fa parte del pacchetto di 500 milioni che nel settembre dello scorso anno era stato disposto per fronteggiare i numerosi fronti di crisi della zootecnia europea.

L'ammasso non basta
Sono 18 i Paesi che hanno fatto ricorso agli aiuti all'ammasso privato, con in testa la Germania con 26mila tonnellate (29%), seguita dalla Spagna con 19mila tonnellate (22%) e dalla Danimarca con 12mila tonnellate (13%). Le 90mila tonnellate di carne all'ammasso rappresentano solo una piccola parte, appena il 4,5%, della produzione mensile di carne suina nella Ue. Non stupisce allora che l'impatto sui prezzi di mercato sia tutto sommato modesto. Motivo in più, come anticipato a questo proposito da AgroNotizie, per chiedere misure strutturali a sostegno del settore, che in Italia in particolare sta registrando la progressiva chiusura di molti allevamenti. Nel 2014 i dati riportati da Ismea mostrano un preoccupante calo della produzione di carne suina, scesa a 1,3 milioni di tonnellate, quasi il 20% in meno rispetto all'anno precedente. I numeri del 2015 rischiano di essere persino peggiori.