La provincia di Caserta, prima provincia d’Italia per importanza a non essere ancora stata dichiarata indenne da tubercolosi e brucellosi, avrà da giugno e fino al 31 dicembre di quest’anno gli 89 veterinari specialisti ambulatoriali della Azienda Sanitaria Locale ad orario pieno – 30 ore settimanali contrattuali – e la profilassi di Stato per le due importanti patologie potrà continuare regolarmente.

Rientra così la protesta dei veterinari specialisti ambulatoriali, annunciata l'altroieri ad AgroNotizie da Marcello Di Franco, vicepresidente dell’Ordine dei Veterinari di Caserta e sindacalista Sivemp - Fvm. Le conseguenze dello stato di agitazione -  che è stato sospeso -  sarebbero state pesanti: presto avrebbero iniziato a scadere i certificati di stalla indenne, con ricadute economiche negative rilevanti, prima per i singoli allevatori e poi, nel tempo, per l’intera filiera.

La situazione si è sbloccata nella giornata di ieri, e se ne è avuta conferma oggi, con la firma da parte del Commissario straordinario della Asl di Caserta, Gaetano Danzi, di una nuova delibera, la numero 976 dell’8 luglio, che di fatto sana il vulnus contabile provocato dalla delibera 761 del 22 maggio 2015.

Ieri pomeriggio, verso le 17, era stato lo stesso Commissario Danzi a spiegare ad AgroNotizie: ”La delibera del 22 maggio veniva finanziata con risorse non attingibili senza sforare il tetto di spesa imposto dalla legge 135/2012, e l’assessorato alla Sanità della Regione Campania in uno non autorizzava il pagamento degli stipendi sulle 12 ore settimanali di lavoro ulteriori con lo straordinario e non consentiva lo sforamento del tetto di spesa sul capitolo di bilancio indicato in delibera.”
 
La soluzione che è stata trovata è la seguente: la delibera di oggi, la 976/2015, nel confermare il contenuto sostanziale della delibera del 761 del 22 maggio, apposta il pagamento delle ulteriori 12 ore di lavoro settimanali dei veterinari della Asl di Caserta – nel periodo giugno – dicembre 2015 – sui “Fondi vincolati – anno 2012 – per il Piano della Prevenzione ai fini del conseguimento degli obbiettivi prioritari in materia di Sicurezza Alimentare e della Sanità Pubblica”.
 
Marcello Di Franco, vicepresidente dell’Ordine dei Veterinari di Caserta e sindacalista Sivemp commenta: ”Si dà atto che è stata trovata una soluzione transitoria per retribuire i medici veterinari specialisti ambulatoriali della Asl di Caserta secondo legge, non si può fare a meno di sottolineare però che a fine periodo si riproporrà il problema e le soluzioni vanno trovate per tempo.” Per Di Franco è anche vero che “Dato il capitolo di spesa individuato, si dovrebbe trattare comunque di un mero atto formale”.
 
Nella giornata di ieri si era anche registrata la presa di posizione in materia della Cia Campania. “Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai veterinari convenzionati della Asl di Caserta che sono in stato di agitazione e siamo fortemente preoccupati per le conseguenze al comparto zootecnico”, aveva detto Alessandro Mastrocinque, presidente della Cia Campania.
“Senza i dovuti controlli e le successive certificazioni sanitarie, gli allevatori rischiano tantissimo. Non sono nelle condizioni di produrre e addirittura dovrebbero distruggere le produzioni di latte. Per l’intera filiera – aveva aggiunto Mastrocinquesi tratterebbe di un enorme danno economico che non ha precedenti.  Senza contare il danno per la salute degli animali. “
 
“Per non rischiare il collasso del settore occorre dare la giusta attenzione alla sanità veterinaria - aveva detto il direttore di Cia Campania Mario Grasso, sottolineando - i problemi non sono insormontabili. Occorre mettere tutti gli attori intorno ad un tavolo e fare delle scelte di buon senso.”   Poche ore dopo il comunicato stampa della Cia la soluzione arriva sul tavolo del commissario Danzi, sottoscritta dal coordinatore dell’Area veterinaria, Pasquale Campanile Castaldo, dal direttore amministrativo del Dipartimento, Rosanna Cautillo, e dal direttore del dipartimento di Prevenzione, Consalvo Sperandeo.