Istituite dall’Ente di tutela nel novembre scorso, le quote latte per il Parmigiano Reggiano sono state infatti sottoscritte, ad oggi, dal 98% degli oltre 3.200 allevamenti interessati e nei prossimi giorni è più che probabile il “ripescaggio” dei pochi che non hanno aderito entro il termine fissato al 31 marzo.
"Raggiunge così – sottolinea il Consorzio – la piena operatività lo strumento di regolazione dell’offerta varato un anno e mezzo fa dall’Assemblea dei caseifici e per gli allevatori si genera un nuovo valore economico proprio nel momento in cui cessano le quote latte europee. La scelta di attribuire direttamente agli allevatori (e non ai caseifici) le quote latte da destinare a Parmigiano Reggiano – prosegue il Consorzio – è nata proprio con questo duplice obiettivo: organizzare meglio la programmazione dell’offerta e, contemporaneamente, sostenere gli allevatori nel momento in cui le quote latte comunitarie, che sono state oggetto anche di consistenti investimenti, perdono ogni valore”.
“Si crea – osserva il Consorzio – in questo modo un patrimonio nuovo per le aziende del comprensorio e, contemporaneamente, evidenzia ancor di più il legame del nostro prodotto con il territorio, creando le condizioni, anche in prospettiva, per un miglior governo dell’intera filiera. La vastissima adesione ottenuta, che va oltre ogni più rosea aspettativa di inizio 2015 – sottolinea l’Ente di tutela – rappresenta pertanto una importantissima risposta “dalla base” alla crisi di prezzo già in atto da diversi mesi e che sta determinando una modulazione al ribasso delle quantità. Evidentemente – conclude il Consorzio – è stato compreso fino in fondo il significato di disporre direttamente, come allevatori, di quote latte per Parmigiano Reggiano, in piena coerenza con gli obiettivi del Pacchetto latte che ha introdotto la programmazione dell’offerta per 'assicurare un equo tenore di vita ai produttori di latte rafforzando il loro potere contrattuale nei confronti dei trasformatori'".
Guglielmo Garagnani, coordinatore di Agrinsieme Emilia Romagna, il raggruppamento di Confagricoltura, Cia, Fedagri-Confcooperative, Agci-Agrital e Legacoop agroalimentare, commenta: “E’ un grande segno di maturità degli allevatori del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Nel giorno in cui cessa il regime europeo delle quote latte, sono state comprese appieno le potenzialità dello strumento di regolazione dell'offerta varato un anno e mezzo fa dall'Assemblea del Consorzio, ossia il Pacchetto latte: una delle priorità nella programmazione dell’Ente di tutela che ha ottenuto l’approvazione dei caseifici e dei produttori di latte”.
“Per far fronte alla grave crisi di prezzo, è improrogabile – rimarca il coordinatore di Agrinsieme Emilia Romagna - la programmazione e regolazione dell’offerta e l’adesione in massa alle quote latte per il Parmigiano Reggiano significa che il mondo degli allevatori, unito, ha fatto proprio l’obiettivo del Pacchetto latte teso a rafforzare il ruolo dei produttori all’interno della filiera. Oggi - conclude Garagnani - gli allevatori, il sistema produttivo e il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, ne escono rafforzati”.
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Fonte: Agronotizie