Le cifre sono state comunicate ieri mattina a Veronafiere dal segretario generale della Camera di commercio italo-russa, Leonora Barbiani, nel corso dell’evento sui "Mercati e filiere delle carni all’estero", organizzato in vista della 26ª edizione di Eurocarne, rassegna internazionale dedicata alla carne, in programma a Verona dal 10 al 13 maggio.
A livello europeo, da luglio ad agosto 2014 la fornitura di carni bovine è diminuita del 64%, scendendo da 4.600 tonnellate a 1.700, mentre il pollame ha registrato una flessione mensile del 65 per cento, passando da 10.000 tonnellate a 2.600. (fonte: Meatinfo).
"Rimangono elevate le opportunità di business per le macchine e le tecnologie legate alla lavorazione e trasformazione delle carni – afferma Barbiani –. La Russia importa l’80% delle macchine dall’Europa e l’Italia rappresenta il 20% del volume totale importato, seconda soltanto alla Germania, leader del mercato con il 30%, e davanti ad Austria, Polonia, Danimarca e Olanda".
Secondo il segretario generale Barbiani, "il recente accordo siglato da Cremonini con le Ferrovie russe per la ristorazione può rappresentare un traino per tutto il comparto delle carni, a partire dalle tecnologie". Quanto all’embargo, "attendiamo entro la fine di novembre la visita a Mosca dell’Alto commissario per la politica estera e la sicurezza comune Federica Mogherini e, personalmente, mi auguro che quando a marzo l’Unione europea ridiscuterà le sanzioni, vi sia almeno un Paese che esprima un voto contrario".
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Fonte: VeronaFiere