Oltre 200 espositori, il 20% in più rispetto alla precedente edizione. Si è presentata così Fieravicola 2011, il salone biennale dedicato al settore avicunicolo che si è tenuto a Forlì dal 7 al 9 aprile. Una partecipazione che ha superato persino le previsioni, tanto da dover “sfrattare” l'esposizione di animali vivi, specie avicole e conigli, per far posto agli stand delle industrie produttrici di mezzi e attrezzature per gli allevamenti. Nel quartiere fieristico forlivese è stato così possibile toccare con mano le ultime innovazioni destinate al settore e in particolare le gabbie arricchite in regola con le nuove norme comunitarie sul benessere delle galline ovaiole. Un tema quest'ultimo del quale si è discusso anche nei convegni che hanno animato la tre giorni avicola forlivese. Fra le innovazioni spiccava l'introduzione dei “robot” per la movimentazione delle uova nei centri di imballaggio. Bracci meccanici “intelligenti” capaci di trattare con precisione e con la necessaria “ delicatezza” le uova da avviare alla commercializzazione. Non potevano mancare le proposte, numerose e articolate, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili per soddisfare le esigenze degli allevamenti, dove sistemi di climatizzazione e impianti automatici di distribuzione degli alimenti sono “avidi” consumatori di energia elettrica e gasolio. Articolata, come sempre, la presenza di industrie del settore mangimistico che nel settore avicolo sono protagoniste della filiera produttiva attraverso una forte diffusione dei contratti di allevamento. E' grazie a questa particolare “formula” che le produzioni avicole hanno conquistato un elevato grado di standardizzazione e di ottimizzazione dei risultati. A completare la rassegna forlivese non sono mancate le proposte innovative delle aziende farmaceutiche e dei centri impegnati nella selezione genetica, dove da tempo si sono raggiunti livelli di eccellenza.
Tanti convegni
Il momento espositivo è stato affiancato da una ricca sequenza di incontri e dibattiti che hanno affrontato temi di attualità, come quello delle nuove norme in tema di benessere delle ovaiole e di evoluzione dei consumi di prodotti avicoli, dei quali si parla anche in questo numero di Agronotizie. Non sono mancati gli approfondimenti di carattere scientifico e fra questi l'incontro organizzato dall'Asic (Associazione scientifica italiana di coniglicoltura) dove fra i molti argomenti affrontati ricordiamo i risultati raggiunti con l'impiego della tomografia computerizzata per la selezione indirizzata al miglioramento delle caratteristiche della carne di coniglio. La Società italiana di patologia aviare (Sipa) dal canto suo ha affrontato molti argomenti di interesse per il settore, segnalando fra l'altro l'incremento di alcune patologie come il botulismo aviare che rischia di divenire a livello europeo una delle nuova sfide che l'avicoltura dovrà affrontare.
Spazio alla gastronomia
Una sfida certo più facile da affrontare è quella sul fronte della cultura gastronomica declinata in chiave avicola. Un terreno dove le scuole artusiane (Forlimpopoli, a due passi da Forlì, ha dato i natali a Pellegrino Artusi) hanno molte cose da dire. E Fieravicola si è offerta come palcoscenico dal quale alcuni grandi chef hanno proposto ricette originali a base di uova e carni avicole. Un modo anche questo per promuovere i consumi, un'iniziativa che è stata apprezzata dai molti visitatori di Fieravicola.