Ora purtroppo il nuovo virus è giunto anche in Italia, specificatamente in Sicilia, e si sta diffondendo sulla coltura del pomodoro. Porta un nome difficile da memorizzare, come spesso accade con i virus, ovvero ToBRFV, acronimo di "Tomato brown rugose fruit virus", ed è in grado di alterare profondamente la colorazione delle bacche fino a renderle non più commercializzabili.
Le modalità di trasmissione sono molteplici, come per esempio quelle dovute all'uomo, ma anche per contatti fra piante e tramite i semi. Tale virus, peraltro, non colpisce solo il pomodoro, ma secondo Eppo (European plant protection organization) può aggredire anche il peperone.
I virus del genere tobamovirus sono particolarmente infidi in quanto capaci di rimanere infettivi per mesi nei residui vegetali e addirittura per anni nei semi. Tale longevità gli rende facile passare da una pianta ospite ad altre tramite il semplice contatto con materiali infetti, incluso l'abbigliamento degli operatori e le loro attrezzature.
Sebbene per tale virus non si possa ancora parlare di pandemia, la corretta profilassi è bene venga divulgata e diffusa nel mondo tecnico e produttivo. In tal senso Area Verde Vivai, primario polo vivaistico siciliano, ha organizzato a Pachino (Sr) un incontro tecnico in cui approfondire lo specifico tema.
L'incontro è intitolato "ToBRFV: Non è ancora pandemia, ma bisogna fare profilassi" e si svolgerà giovedì 19 settembre alle ore 10.30 nel piazzale di Area Verde Vivai in Contrada Cozzo Grillo.
Nei prossimi mesi si auspica quindi un interessamento collettivo al nuovo patogeno alieno, il quale si va a sommare ai molti altri giunti in passato in Italia. Sperando magari che il contrasto a ToBRFV risulti più efficace rispetto a quanto accaduto in altri casi similari, ove la lotta al parassita o al patogeno è stata purtroppo deludente.
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Fonte: Agronotizie