Questa caratteristica permette oggi ad Anadiag Italia di garantire consolidate esperienze per la valutazione di nuovi prodotti biostimolanti e per garantirne un uso sempre più efficace.
Un lavoro che è alla base della definizione dell’agricoltura stessa, cioè una “forzatura” della natura da parte dell’uomo per agevolare la propria sussistenza alimentare, sviluppando così tecniche e strumenti aventi lo scopo di selezionare piante per la coltivazione, nutrirle e difenderle dai molteplici parassiti.
Pertanto, se da un lato i settori della difesa e della selezione varietale sono oggetto di molta attenzione e ricerca, la nutrizione è rimasta per lo più ancorata a vecchi concetti di fertilizzazione basati su macro e microelementi e si è sviluppata poco dal punto di vista tecnico. A questa categoria appartengono però anche i biostimolanti che hanno un alto valore tecnico-scientifico e agiscono principalmente sulla fisiologia delle piante per migliorarne l’efficienza di assorbimento degli elementi nutritivi disponibili, la tolleranza agli stress abiotici e le caratteristiche qualitative delle produzioni.
I biostimolanti, grazie alle loro ampie potenzialità e ai crescenti investimenti delle aziende produttrici, possono essere una grande risorsa per il futuro della nostra agricoltura, ma i meccanismi d’azione non sono ancora del tutto chiari, patendo questi prodotti anche di una caratterizzazione più complessa e dell’assenza di linee guida ufficiali per la conduzione di prove sperimentali per la registrazione.
In questo scenario e in attesa dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento (Ue) 2019/1009 per l’immissione in commercio di Biostimolanti, prevista per luglio 2022, Anadiag Italia ha investito da diversi anni su questo settore, attraverso una costante ricerca e sperimentazione per garantirne una corretta applicazione e ottemperare ai futuri requisiti regolatori. Un’attività in cui sono necessarie specifiche competenze di fisiologia delle piante, un forte approccio sperimentale dedicato tramite screening in camera di crescita o prove in serra o in pieno campo in funzione dell’obiettivo, ma anche analisi statistiche dedicate e strumenti specifici in grado di offrire indicazioni dettagliate ed oggettive per costruire un’etichetta d’uso che possa supportare l’agricoltore e i tecnici sul corretto utilizzo del prodotto.
La validazione delle prove su prodotti biostimolanti è quindi la garanzia che un centro di saggio come Anadiag Italia può offrire, in termini di ripetibilità e affidabilità dei dati ottenuti, di rigore scientifico, di metodologia, di approccio registrativo e regolatorio, tecnico-agronomico e di esperienza di campo, che si traduce in tutela per ogni attore della filiera. Le aziende produttrici, infatti, tramite prove garantite dal centro di saggio sono maggiormente tutelate una volta giunte sul mercato. A seguire, le aziende agricole, che con il supporto delle medesime prove possono applicare i prodotti biostimolanti in modo corretto, ottenendo una maggiore produttività. I tecnici e i consulenti agronomici, i quali possono contare su un supporto tecnico efficace. Ultimo ma non ultimo, il consumatore finale, al quale giungono prodotti agricoli sicuri e qualitativamente eccellenti.
L’attività del centro di saggio Anadiag Italia diventa in quest’ottica un supporto fondamentale sotto l’aspetto tecnico-scientifico, agronomico e registrativo per garantire un’ottimale immissione in commercio di un prodotto biostimolante.
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Fonte: Anadiag