Durante il suo intervento il sottosegretario ha ricordato anche il percorso che ha portato al nuovo decreto per l’incentivazione delle agroenergie al momento in fase di discussione con Bruxelles.
“Il provvedimento avrà validità fino a dicembre 2016 – ha spiegato Castiglione – e occorre iniziare a ragionare su un nuovo decreto con respiro almeno triennale, per consentire all’intera filiera costituita da impiantisti e fornitori di tecnologie e imprese agricole una seria programmazione degli investimenti e dello sviluppo aziendale, come si addice a un sistema Paese serio ed efficiente”.
“La prima bozza del decreto in via di emanazione prevedeva un livello di incentivazione intorno a 0,21 euro/kWh elettrici immessi in rete. Un valore che avrebbe messo in serio pericolo lo sviluppo del settore. Solo dopo trattative estenuanti siamo riusciti a salvaguardare le tariffe onnicomprensive, fissandole a un valore pari a 0,233 euro/kWh elettrico per i piccoli impianti a biogas, molto vicino a quello del precendente decreto incentivante: 0,236. Con grandi sforzi – ha concluso il sottosegretario - abbiamo sostenuto i principi di valorizzazione dei sottoprodotti, assimilando a questi ultimi le biomasse dedicate fino a una quota massima del 30%, di privilegiare i piccoli impianti e garantire precedenza a quelli realizzati dalle imprese agricole”.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali